Formia / Elezioni comunali, sorteggiati i candidati: ecco come appariranno sulla scheda

Formia Politica

FORMIA – I veleni e gli strascichi polemici derivanti dalla presentazione venerdì e sabato scorsi delle sei candidature a sindaco in vista delle elezioni amministrative del comune di Formia del 10 giugno hanno invaso nel tardo pomeriggio di domenica anche l’aula consiliare del comune di… Gaeta. Qui si era data appuntamento la commissione elettorale mandamentale che, guidata dal magistrato della sezione civile del Tribunale di Cassino Gabriele Montefusco, era composta da un alto funzionario dello stesso palazzo di giustizia di piazza Labriola, della Prefettura di Latina e del comune di Formia.

Gli entourage dei sei candidati a sindaco erano stati invitati di domenica e nel giorno, sacrosanto, della festa della mamma a raggiungere da lì a poche ora il comune di Formia. Per alcuni è stata una mazzata lasciare le rispettive famiglie per affrontare la gestione di noiosissime questioni di natura elettorale e procedurali. Dopo le polemiche che avevano accompagnato la presentazione delle sei candidature alla carica di sindaco e delle quindici liste per il rinnovo del consiglio comunale diversi “addetti ai lavori” speravano che la convocazione della commissione mandamentale servisse per fare chiarezza sui misteri, omissioni e (per alcuni) abusi e falsi ideologici che avrebbero caratterizzato il deposito delle sei candidature a sindaco nelle mani della segretaria generale del comune di Formia Maria Ilaria Bruno. A sollecitare un chiarimento al giudice Montefusco è stato il solo Mario Taglialatela che, dall’alto della sua quarantennale attività di segretario e di direttore generale, queste tematiche sono il pane companatico per i suoi denti…

E invece no. Il presidente Montefusco ha dato mandato di effettuare il sorteggio per la presentazione delle candidature sulla scheda che sarà consegnato ai cittadini dai presidenti delle venti sezioni elettorali osservando come per la verifica degli adempimenti richiesti ci sarà tempo nei prossimi giorni. Questa decisione ha indispettito non poco il candidato Taglialatela che avrebbe auspicato un diversa gestione dei lavori della commissione mandamentale. E così che il sorteggio ha stabilito che sull’unica scheda per l’elezione diretta del sindaco e del rinnovo del consiglio comunale comparirà per primo in alto a sinistra il logo e della dicitura della candidata Paola Villa, seguita nell’ordine da quelli di Antonio Romano, Claudio Marciano, Pasquale Cardillo Cupo, Mario Taglialatela e Gianfranco Conte. E’ stato effettuato anche un secondo sorteggio per le liste per il consiglio comunale e la prima che figurerà a destra del rettangolino contenente il nome della professoressa Villa sarà quella di “Formia città in comune”.

Taglialatela, ancora scosso e deluso per lo scippo consumato ai suoi danni da Fratelli d’Italia, ha polemizzato in giornata con la collega del comune di Formia perché ha avevo deciso di rendere noti subito i verbali della seduta della commissione mandamentale, un atteggiamento che, se rinnovato nei prossimi giorni, potrebbe precludere agli interessati di presentare un eventuale ricorso. E le ragioni sarebbero legate al “modus agendi” di raccogliere le firme nelle concitate ore tra venerdì e sabato mattina. Circolano voci incontrollate che sarebbero state raccolte le firme con gli spazi riservati ai candidati al consiglio assolutamente bianchi. Un aspetto, questo, assolutamente vietato dalla legge. Ma c’è dell’altro. Per fare spazio a taluni nuovi arrivati al posto di altri “tagliati” per non chiare vicende giudiziarie sarebbe state utilizzate le firme regolarmente raccolte in precedenza a favore di chi si poi si è visto escluso per questioni di opportunità… politiche. Insomma un bel guaio che potrebbe provocare esclusioni eccellenti nel momento in cui il quadro politico-elettorale è andato via cristallizzandosi.

Intanto stanno lavorando diversi studi legali per abbozzare eventuali ricorsi ma, al di là dell’aspetto meramente procedurale e giurisprudenziale, c’è bisogno di prove e di testimonianze. Ecco perché il Movimento Cinque Stelle su Facebook ha lanciato l’ hashtag “Chi sa parli”. Inoltre, pende ancora il caso del noto imprenditore del settore ittico Gianni Purificato che ha appreso dagli organi d’informazione di essere candidato al consiglio per l’unica lista del candidato sindaco Mario Taglialatela “Formia Viva 2018”. Purificato ha inviato un telegramma in cui ha ricusato quella candidatura sostenendo che la firma apposta riguardasse la sola sottoscrizione della lista. Taglialatela per evitare di iniziare ex novo la raccolta delle firme, a differenza di altre formazioni, ha lasciato Purificato candidato al consiglio comunale inviando il telegramma dell’imprenditore al presidente della commissione mandamentale… per i provvedimenti del caso.

Sul piano politico, intanto, nell’occhio del ciclone c’è sempre il penultimo vice-sindaco della Giunta Bartolomeo, Eleonora Zangrillo, che dopo aver partecipato alla conferenza stampa di presentazione della candidatura dell’Onorevole Gianfranco Conte e aver espresso giudizi lusinghieri sull’ex parlamentare di Forza Italia, è passata al fotofinish con armi e bagagli (con i già candidati Mattia Zannella e Pierfrancesco Scipione) nella coalizione avversa di centrodestra candidandosi nella lista di Forza Italia. Non nuova (per niente) a questi salti tripli che in atletica leggera le consentirebbe di vincere le Olimpiadi per i prossimi 50-60 anni, la Zangrillo ha cercato di dribblare i cronisti con un’insufficiente considerazione “Io cerco di costruire per il futuro. Amore e sentimento contro la ragione!” E poiché maggio è il mese mariano per eccellenza, la Zangrillo ha snocciolato – a suo modo – i grani del Rosario non ha voluto soffermarsi sulla sua nuova ed epica impresa sportiva ma ha preferito indossare, con scarsi risultati, i panni di agente segreto del Mossad formiano. Per dire, in sintesi, cambiano gli altri perché non dovrei farlo pure. E le conclusioni cui giunge la donna più eclettica e poliedrica della politica formiana di sempre sono le seguenti: “Tallerini iscritto al Pd e vicesindaco sfiduciato uscente ora con Conte, Delle Donne (suo cugino) figlia di Sabino eletto con Bartolomeo ora con Conte, Orsini FI ora con Conte, Scafetta FI ora con Conte, Miriam Cupo eletta con Bartolomeo ora FI, lista di Maurizio Costa fino ad oggi nel centro destra ora con Paola Villa, Gianni Costa e Gianni D’Angio assessori uscenti di Bartolomeo ora con Paola Villa, Picano ex Forza Italia ora Udc, Daniele Nardella ex AN ora Paola Villa. Eleonora Zangrillo è una storica appassionata di lirica e quando ha scrutato nell’orticello avversario avrà pensato al contenuto di “Così fan tutte”, la terza ed ultima delle tre opere italiane “buffe” scritte da Wolfgang Amadeus Mozart.

Nonostante il tradimento subito dalla Zangrillo, l’Onorevole Conte ostentava 32 denti quando ha commentato alla telecamera di Saverio Forte le vicende consumatesi tra venerdì e sabato, giorni in cui si trovava per ragioni strettamente familiari negli Stati Uniti. L’ex parlamentare di Forza Italia ha cercato di celare, a fatica, la sua delusione, personale e politica per il comportamento della Zangrillo, il cui cognome ha evitato di fare durante l’intervista. Conte, sempre sorridente, ha fatto ricorso a Catalano per dire che la politica, in quanto tale, è ricca di queste imboscate. Ma anche aggiunto, dopo 20 anni di esperienza parlamentare, che i formiani sono talmente maturi nel giudicare i comportamenti delle persone. Conte, infine, si è soffermato anche sulla coerenza personale dell’ex consigliere comunale Mauro Delle Donne (che benchè parente di primissimo piano della Zangrillo) e dell’ex assessore Maurio Tallerini. Le sirene avversarie li stavano facendo diventare sordi ma Delle Donne, che candida la figliola, e Tallerini, sono rimasti al loro posto: “Ahò – conclude Conte – mica siamo tutti uguali. E Santo Dio, meno male…”

Saverio Forte