Formia / Elezioni comunali: attesa per l’esame delle candidature della commissione mandamentale

Formia Politica

FORMIA – Tutti incrociano ormai le dita: quante delle sei candidature a sindaco e quante delle 15 liste presentate per il rinnovo del consiglio comunale riusciranno a superare le forche caudine della commissione mandamentale che dovrà “vistare” – tra lunedì e martedì quando dovrebbe esserci il sorteggio per la composizione della scheda elettorale che sarà consegnata ad oltre 32mila cittadini aventi diritto – la regolarità del quadro elettorale delineatosi nella mani della segretaria comune del Comune di Formia Maria Ilario Bruno tra venerdì e sabato mattina? L’interrogativo tiene banco alla luce di tante insinuazioni avanzate per quanto riguarda il presunto mancato rispetto della procedura di legge (da parte di alcuni schieramenti elettorali) inerente soprattutto la raccolta delle firme a sostegno di ciascuna candidatura a sindaco e delle rispettive liste impegnate per il rinnovo del consiglio comunale. Il primo a gettare ufficialmente e per iscritto benzina sul fuoco delle polemiche era stato il candidato a sindaco del centro sinistra, l’ex assessore alla sostenibilità della quarta Giunta Bartolomeo, Claudio Marciano. Nel suo mirino era finita la procedura della presentazione della lista di Forza Italia che, dopo gli abbandoni dell’ultimissima ora di Eleonora Zangrillo, di Mattia Zannella e di Pierfrancesco Scipione dallo schieramento di Gianfranco Conte, è stata davvero l’ultima, in ordine di tempo, ad essere stata protocollata davanti la zelante segretaria del comune di Formia.

Marciano ha confermato che non avrebbe problemi a ripubblicare sul suo profilo facebook il post molto pregiudizievole sull’operato dei dirigenti di Formia, soprattutto per quanto concerne la fase della raccolta delle firme: “Per raccogliere quattrocento firme autenticate in maniera legale, abbiamo impiegato cinque giorni – aveva scritto – Questo ha richiesto la chiusura delle candidature una settimana prima dell’avvio delle sottoscrizioni, la mobilitazione di tutti i candidati, la presentazione dei moduli in Comune per accelerare il completamento delle 175 firme a lista previste dalla legge. Come diceva Lubrano, la domanda nasce spontanea. Ma chi alle ore 20 di venerdì sera ancora non aveva presentato alcuna candidatura, organizzato alcun banchetto per la raccolta firme, fatto mezza fotografia alle proprie sedi di partito per mostrare l’adesione dei propri militanti, depositato al Comune alcuna lista per farla sottoscrivere ai cittadini, come fa, nel giro di 16 ore comprese quelle notturne, a trovare centinaia di persone da mettere davanti a un pubblico ufficiale per l’autentica delle firme? E’ vero che ci sono candidati che sono passati da un progetto politico ad un altro solo pochi giorni, se non proprio alcune ore fa? La sottoscrizione dei cittadini è avvenuta con la lista dei consiglieri completa? Qual è la data dell’accettazione delle candidature? E’ successiva a quella in cui sono state certificate le liste? Sappiamo che il rispetto delle procedure burocratiche per le candidature è gravoso, ma è la legge, e la legge si rispetta anche quando non ti conviene. Se qualcuno si sentisse mai al di sopra delle regole, sappia – ha concluso il candidato del centrosinistra – che noi saremo in prima linea per fargli capire che si sbaglia”.

Intanto un giallo riguarda anche la lista “Formia Viva 2018” che ha nel dottor Mario Taglialatela il suo candidato a sindaco. Tra i 24 aspiranti consiglieri comunali c’è il nome di uno degli imprenditori più importanti e noti di Formia, Gianni Purificato. L’interessato ha inviato al comune un telegramma in cui ricusa quella candidatura per un semplice motivo: Purificato ha sì confermato di aver apposto la sua firma per la presentazione della lista dell’ex segretario e direttore generale del comune di Formia ma giammai di aver avanzato la sua candidatura al consiglio comunale… Un fraintendimento o un’incomprensione? Si capirà qualcosa nelle prossime ore.

La “lettura” delle 15 liste in campo per il rinnovo del consiglio comunale ha confermato come sia aumentata, rispetto alle amministrative del 2013, la presenza delle donne. Sono 144 in lizza e a fare la parte del leone è lo schieramento di centro destra che propone quale candidato a sindaco l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo. Sono 65 così distribuite: 13 nella lista dell’Udc, 12 in quelle di Forza Italia e Lega, 10 (Fratelli d’Italia e Idea Domani) e 8 nella lista “Siamo Formia”. Proporzionalmente la quota rosa è ben tutelata dalla candidata a sindaco Paola Villa, l’unica donna in campo per conquistare la poltrona più prestigiosa del palazzo comunale con l’ambizione di diventare anche il primo sindaco donna nella storia amministrativa del comune. 34 sono le aspiranti consiglieri comunali: 9 nelle liste “Ripartiamo con voi” e “Formia Vinci” e 8 nelle formazioni “Un’altra città” e “Formia città in comune”. Le donne candidate a sostegno di Claudio Marciano sono 18: 10 nella civica “Formia bene comune” e 8 nella lista del Partito Democratico. Le altre donne candidate sono 10 in “Formia Viva 2018” che candida a sindaco Mario Taglialatela, 9 in “Formia con te” (Gianfranco Conte) e 8 nella lista del Movimento Cinque Stelle che ha come aspirante primo cittadino l’ingegnere ambientale Antonio Romano. Complessivamente le donna in corsa per entrare nel prossimo consiglio comunale sono il 41,14% rispetto ai 350 candidati complessivi. Una buona percentuale…

Un’analisi è in corso anche sulle rinunce, alcune clamorose, di consiglieri comunali ed assessori uscenti che hanno deciso, volutamente o nell’ambito di tattico ragionamento politico effettuato nella rispettiva coalizione o forza politica d’appartenenza. Dell’ultima amministrazione Bartolomeo, più precisamente, delle varie Giunte in carica dal voto del 2013 in poi non si hanno più tracce, oltre del quattro volte sindaco di Formia, degli ex assessori Maria Rita Manzo, Eliana Talamas, Giuseppe Masiello, Giovanni D’Angiò, Marco Fioravanti, Antonella Prenner, Vincenzo Treglia e Stefania Valerio. Non siederanno più in consiglio comunale, almeno nei prossimi cinque anni, Mattia Aprea, Carla Ciano, Maria Antonietta De Meo, Mauro Delle Donne, Loredana D’Urso, Amato La Mura, Sandro Zangrillo ed Alessia Valeriano. Due di loro hanno deciso di fare un passo di lato ma per candidare familiari di primissimo piano: il caso più noto riguarda il presidente del Consorzio di sviluppo industriale del sud-pontino Salvatore Forte che, dopo sei mandati consiliari (è stato eletto nel lontano 1993 nelle fila della quasi disciolta Democrazia Cristiana quando aveva soltanto 29 anni), ha detto basta per candidare la sorella Tania, architetto, di 38 anni. L’altro caso familiare di avvicendamento riguarda Mauro Delle Donne: è stato fedele e di parola (a differenza della cugina Eleonora Zangrillo) a confermare il suo sostegno a favore della sfida elettorale dell’Onorevole Gianfranco Conte ma candidando nella lista “Formia con te” sua figlia (di cui si dice un gran bene) Pompea. Intanto ad inaugurare la bagarre, la girandola degli annunci è il candidato sindaco del centro destra Pasquale Cardillo Cupo che promette “competenza, professionalità e rinnovamento a servizio della città: “ Non abbiamo più tempo da perdere – esordisce l’avvocato penalista – dobbiamo riappropriarci del nostro territorio e farlo splendere come merita, dobbiamo farlo subito. Queste elezioni saranno per noi l’inizio di una nuova era, nella quale il principale scopo di amministrare Formia sarà quello di prendersene cura giorno per giorno. Vogliamo strappare questa meraviglia nella quale abbiamo la fortuna di vivere agli interessi personali ed a logiche fallimentari che non ci appartengono ; dal giorno dopo le elezioni inizieremo a porre in atto quel lavoro indispensabile alla realizzazione dei progetti, da subito e con la competenza di un gruppo unito e coeso, in grado di sapere cosa fare nell’immediato per dare una decisa inversione di tendenza. Non vogliamo più vedere degrado e abbandono dominare nel verde, negli angoli del centro e nelle periferie di Formia ; basta all’immondizia sparsa sui lungomare di Vindicio e Santo Janni, e basta a intere aree verdi lasciate all’incuria, senza alcuna possibilità di svago per i nostri ragazzi. Sarà necessario rimodulare l’offerta turistica ed evitare contegni incivili a cui abbiamo assistito in questi anni, persino con pseudo turisti liberi di espletare indisturbati e senza alcuna remora i propri bisogni nei parchi dedicati ai nostri bambini, trasformando alcuni angoli della città in Vespasiani a cielo aperto. Occorre necessariamente dire basta allo scempio dei nostri parchi, ville e pinete, patrimonio turistico e sociale da tutelare. Ancora una volta, con l’estate alle porte, Formia non riesce a ottenere la Bandiera Blu che noi crediamo meriti ; questo resta un obiettivo chiaramente a medio / lungo termine, sul quale bisogna lavorare giorno dopo giorno ma che dobbiamo iniziare a perseguire da subito e senza perdere più tempo. Per realizzare grandi ed ambiziosi progetti occorre iniziare dalle piccole cose, che poi così piccole non sono, perché Formia merita molto di più ; per realizzare tutto questo l ’ intera coalizione di centro destra, che mi pregio di rappresentare in questa tornata elettorale, ha deciso di metterci spirito di servizio e rinnovamento della classe Dirigente, adoperandosi a cominciare dalle liste in quell’opera di rinnovamento e rivalutazione di tutte le risorse umane e professionali di cui Formia dispone, senza perdere tempo ad inseguire populismi privi di contenuti ed accecati da rancori personali e sociali che non possono che condurre ad un ulteriore imbarbarimento della città e ad un decadimento irreversibile ed incontrollato, ragione per la quale abbiamo deciso di caratterizzare le liste per competenze specifiche, esperienze e professionalità in grado di far ripartire da subito la città, rinnovando la classe dirigente e senza perdere tempo prezioso”.

Saverio Forte