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Formia / Elezioni comunali: presentate le liste, corsa per sei candidati a sindaco

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FORMIA – Sei candidati a sindaco, 350 aspiranti alla carica di consigliere comunale ma solo 24 di loro saranno scelti dai formiani nella giornata del 10 giugno prossimo. Sono alcuni dei numeri che caratterizzano la tradizionale sfilata, terminata poco dopo mezzogiorno di sabato, negli uffici della segreteria generale del comune di Formia per il tortuoso e delicato iter di presentazione delle varie candidature alle prossime ed attese elezioni amministrative. Se sono state, in conclusione, rispettate le anticipazioni della vigilia per quanto riguarda la sfida dei sei candidati alla carica di sindaco, non sono mancati cambi di casacca degli ultimissimi minuti che hanno fatto gridare al “tradimento” – un travaso tra due dei tre schieramenti di centrodestra in lizza – o addirittura significative esclusioni che conosceranno ripercussioni pesantissime. Ma andiamo per gradi. Ad aprire le danze – o più volgarmente- a “togliersi il pensiero” era stato nella prima mattinata di venerdì l’ex segretario e direttore generale del comune di Formia, Mario Taglialatela, di 75 anni, che aveva presentato la sua unica lista denominata “Formia Viva 2018” dopo la decisione, in corsa, di Fratelli d’Italia di sostenere il principale candidato del centro destra formiano, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo. Davanti la zelante segretaria comunale Maria Ilaria Bruno è stato, poi, il turno della professoressa Paola Villa, l’unica donna aspirante sindaco “ben felice” di ricevere gli auguri per il suo 48° compleanno il prossimo 21 maggio. Ha definito la sua corsa alla testa di quattro movimenti e liste civiche, “Ripartiamo con voi”, “Un’altra città”, “Formia Vinci” e “Formia città in comune”. Il terzo competitore ad annunciare urbi e orbi la sua corsa è stato uno dei primi ad avere il mandato dal suo movimento, attraverso la rete, a concorrere per l’incarico di sindaco di sindaco di Formia: il 47enne Antonio Romano, ingegnere ambientale napoletano di nascita ma formiano d’adozione, candidato a sindaco per il Movimento Cinque stelle. La durissima giornata di lavoro di venerdì per la dottoressa Bruno si era conclusa con l’accoglimento della candidatura a sindaco dell’aspirante…primo cittadino più giovane in lizza: Claudio Marciano, 34 anni, dottore di ricerca in scienze della comunicazione, docente sociologia dei processi culturali presso l’Universita’ della Valle D’Aosta e in altri atenei e neo assessore alla sostenibilità urbana dell’ultima Giunta Bartolomeo, è il candidato del Partito Democratico e di una lista civica di ispirazione di centro-sinistra denominata “Formia bene comune”. Nella mattinata di sabato la tensione si tagliava con il coltello negli uffici della segreteria generale del comune.

Intanto mancavano all’appello le due candidature più attese del centro destra e, soprattutto, continuavano a rimbalzare notizie circa l’esistenza di problemi tecnici e non solo all’interno dei due schieramenti. Il primo, in ordine cronologico, a presentarsi in comune era il 42 enne avvocato penalista di 42 anni Pasquale Cardillo Cupo, il candidato sindaco ufficiale del centro destra. I suoi collaboratori depositavano inizialmente cinque delle sei liste della coalizione: la Lega, Fratelli d’Italia, l’Udc e le civiche “Idea Domani” e “Siamo Formia Cardillo Cupo sindaco”. Mancava quella di Forza Italia perché i problemi sorti non erano più tecnici ma… politici. Al fotofinish andava in porto la trattativa per inserire nella lista azzurra tre candidati da giorni in pianta stabile nella formazione “Formia con te” capitanata dall’ex parlamentare di Forza Italia Gianfranco Conte. E così che venivano inseriti i nomi dell’ex vice-sindaco Pd di Formia ma anche ex assessore provinciale della stessa Forza Italia, Eleonora Zangrillo, del suo alter ego Mattia Zannella e del dimissionario presidente della Pro Loco Piefrancesco Scipione che soltanto domenica aveva messo per iscritto che la scelta di appoggiare Cont “è perché l’onorevole è la persona che meglio rappresenta i nostri valori cristiani, liberali e democratici. Rappresenta una figura istituzionale con 15 anni di parlamento alle spalle, una persona competente con capacità e giusti canali per amministrare la città di Formia, costruendo una classe dirigente nuova e non illustrazione della “rottamazione. La mia discesa in campo, insieme ad altri, che da sempre mi seguono, è anche voler- ha concluso Scipione- sfatare il luogo comune della politica come una cosa sporca e far tornare attuale quello che diceva Paolo VI, ovvero che la politica può essere la forma più alta della carità”. Insomma solo gli stolti non cambiano idea…

Intanto veniva formalizzata la sfida dello stesso Conte ma senza l’ex deputato 65enne… impegnato in un viaggio per ragioni strettamente familiari negli Stati Uniti che, programmato da tempo, terminerà domenica sera… Ma quando la sabbia stava terminando nella clessidra l’avvocato Cupo riusciva a presentare la lista di Forza che salutava gli innesti del trio Zangrillo-Zannella-Scipione (candidati vicinissimi per censo familiare e non solo all’ex candidato a sindaco ed ex assessore Aldo Zangrillo) ma senza l’imprenditore Erasmo Merenna, il dirigente azzurro da sempre impegnato nell’organizzazione delle campagne elettorali di Forza Italia. La sua candidatura è stata definita “non gradita” per una recente sentenza passata in giudicato in Cassazione ma non ostativa – che beffa nel giorno in cui il presidente Berlusconi ha ricevuto l’agibilità politica per una sua ricandidatura da parte del Tribunale del Riesame dopo una condanna per frode da parte della Suprema Corte – secondo i dettami normativi della legge Severino per la candidabilità e soprattutto per l’eleggibilità. Sembrerebbe che sia intervenuto per mediare anche il Senatore e segretario regionale Claudio Fazzone ma la linea dura del candidato sindaco Cardillo Cupo: voglio che le mie liste – ha fatto sapere all’alleato Forza Italia – siano le più immacolate possibili. Intanto è polemica tra i due… Comunque in politica i numeri hanno un valore e lo dimostra questo appuntamento elettorale. Che ci sia una disaffezione lo dimostrano il minor numero di candidati a sindaco rispetto al voto del 26 e 27 maggio 2013: 6 contro gli allora 8 candidati a sindaco, 15 liste contro le 19 di cinque anni fa e 350 candidati al consiglio a differenza dei 459 del maggio 2013…

Saverio Forte