Rifiuti, discarica di Roccasecca esaurita: il Csa di Castelforte stoppa i conferimenti ai Comuni

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CASTELFORTE – Un allarme rifiuti nei prossimi giorni interesserà l’intero sud pontino. E, più precisamente, da venerdì quando il Centro Servizi Ambientali di Castelforte interromperà il trasferimento e l’accoglienza dei rifiuti urbani indifferenziati dai comuni di cui ha in appalto il servizio per il trattamento della frazione secca: Castelforte, Spigno Saturnia, Santi Cosma e Damiano, Gaeta, Lenola, Ventotene, Terracina, Itri, Formia, Fondi e la lontana Fiano Romano. Il Csa questa volontà l’ha esternata in una breve ma durissima lettera inviata ai sindaci di questi comuni, ai rispettivi gestori del ciclo (la De Vizia Transfer, la Ecocar e la Formia Rifiuti zero), soprattutto, alla Prefettura di Latina e alla Regione Lazio, le cui inadempienze – si legge nella nota inviata all’area “Ciclo integrato rifiuti” – sarebbero sullo sfondo di una possibile emergenza igienico-sanitaria sul territorio del Golfo.

In effetti il Centro servizi ambientali, la struttura all’avanguardia di via Viario in grado di effettuare il trattamento meccanico biologico grazie agli encomiabili investimenti realizzati nel corso del tempo dalle famiglie Giuliano-Ambroselli, la parte secca della raccolta differenziata – tecnicamente si chiama sottovaglio – la trasferisce parte per il definitivo smaltimento presso la discarica della Mad di Roccasecca e parte presso il termovalorizzatore di San Vittore. E’ da oltre un mese, però, che la struttura ciociara di Roccasecca ha esaurito la capacità ricettiva stabilita dall’autorizzazione regionale e, dunque, non può ricevere ulteriori rifiuti. Dopo questo monito della Mad si è attivato, a più riprese, soprattutto il centro di Castelforte che ha chiesto alla Regione di intervenire per trovare una soluzione alternativa idonea a garantire il corretto smaltimento dei rifiuti e, di conseguenza, la continuità del servizio che ha in concessione dai comuni.

Il Centro servizi ambientali di Castelforte aveva sollecitato bonariamente la Regione ad intervenire già la scorsa settimana (il 4 maggio) ma, non avendo ricevuto nel frattempo alcun tipo di risposta, ha deciso che se non dovessero sopraggiungere fatti nuovi, l’11 maggio, venerdì prossimo, sospenderà definitivamente la ricezione dei rifiuti urbani indifferenziati con tutti gli immaginabili disagi di natura igienico-sanitaria ma anche con le conseguenze di ordine occupazionale. E il diktat è chiaro e il patron Antonio Giuliano lo mette per iscritto nella lettera al Prefetto Maria Rosa Trio: il conferimento dei rifiuti presso la nostra struttura verrà sospeso fino a quando “la Regione non interverrà per individuare un’idonea soluzione alternativa di smaltimento…” Parole chiare che non ammettono appelli. Purtroppo gli stessi comuni appaltanti il servizio sono rimasti religiosamente in silenzio.

L’unico che ha fatto eccezione, condividendo le perplessità della realtà industriale di Castelforte, è stato quello di Spigno Saturnia. Il sindaco Salvatore Vento, persona lungimirante ed intelligente, ha diffidato la Regione Lazio ad assumere le determinazioni in ordine all’individuazione del sito in cui conferire la parte secca dei rifiuti indifferenziati per garantire l’ordinaria prosecuzione del servizio. In caso contrario il sindaco Vento dichiarerà inadempienti la Regione e i gestori del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e agirà nelle sedi opportune a tutela della salute pubblica della propria popolazione. Il primo cittadino di Spigno Saturnia ha rispolverato il contenuto dell’articolo 196 del decreto legislativo numero 152 del 2006 che, prevedendo specifiche attribuzioni di competenze, sostiene come spetti – e lo ricorda al presidente Nicola Zingaretti, alla direzione regionale delle politiche ambientali, alla Prefettura, al settore ecologia ed ambiente della Provincia di Latina, al Ministero dell’ambiente e a tutti i colleghi sindaci dei comuni che conferiscono i rifiuti differenziati nelle campagne di Suio – alla Regione la predisposizione, l’adozione e l’aggiornamento (sentiti le Province, i comuni e le Autortà d’ambito) dei piani regionali di gestione dei rifiuti”. Il sindaco di Spigno Saturnia nella parte conclusiva della sua lettera chiede, auspica, ad essere informato sugli sviluppi di questa grave problematica ma, alla luce del silenzio assordante del mondo istituzionale in genere, dubita che questa legittima richiesta venga esaudita. O almeno…

Saverio Forte