Mistero sulle tre morti con l’acqua scooter

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TERRACINA – Nessuna ipotesi è esclusa dagli inquirenti della Guardia Costiera di Terracina per risalire alla causa dell’annegamento e ai nomi della donna, di poco più di 30 anni, e di una bambina, apparentemente di 5 anni, probabilmente madre e figlia, trovate cadaveri ad un miglio di distanza dalla costa, tra Torre Canneto e Santa Anastasia, tra Fondi e Terracina. Se il macabro rinvenimento era stato effettuato da un gommone della sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Formia durante un servizio di pattugliamento del litorale, gli uomini del Comandante Alessandro Poerio gli elementi che hanno già acquisito li hanno trasmessi in una prima informativa inviata al magistrato titolare delle indagini, il sostituto Gregorio Capasso della Procura della Repubblica di Latina. Se ne saprà qualcosa di più lunedì quando si svolgerà l’autopsia presso l’obitorio del cimitero di Terracina dove sono stati trasferiti i due corpi, entrambi di carnagione mulatta, presumibilmente di due persone straniere, forse di origine centro-sudamericana.

Pierluigi Iacobucci

La donna e la bambina, regolarmente vestite, sono state trovate abbracciate, un gesto naturale per tentare di sfuggire alla morte che, col passare delle ore trascorse in mare, sembrava inevitabile. Il macabro rinvenimento ha accertato che la donna indossava un giubbotto salvagente, la piccola no. I loro corpi erano ormai in un avanzato stato di decomposizione, da almeno quattro-cinque giorni. Da una prima ricognizione cadaverica non sono stati riscontrati segni di violenza sui corpi e tantomeno sono stati rinvenuti i documenti delle due vittime. Ma cosa sarebbe successo? L’ipotesi iniziale che il rinvenimento dei cadaveri della donna e della bambina potesse essere collegato al fenomeno migratorio è stata scartata anche perché le motovedette della Guardia Costiera non hanno rinvenuto fortunatamente altri corpi o pezzi di imbarcazioni alla deriva.

Yaima Cappe

Gli inquirenti stanno compiendo accertamenti incrociati perché la donna e la bambina potrebbero essere la compagna cubana di Pierluigi Iacobucci – l’imprenditore di Mondragone, di 32 anni, che, gestore insieme ai fratelli di alcuni supermercati a Scauri, Minturno ed Ausonia, aveva fatto perdere le proprie tracce mercoledì mentre provava, in vista dell’estate, una potente moto d’acqua di colore giallo davanti un cantiere navale di Castelvolturno – e la figlia di lei, di 2 anni. Il suo cadavere era stato ritrovato giovedì nei pressi della spiaggia di Baia Domizia e le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Mondragone hanno accertato che al momento dell’incidente – provocato da un guasto alla moto d’acqua o da un malore improvviso del conducente – con Iacobucci si trovavano la nuova compagna, la cubana Yaima Cappe, 31 anni, e la figlia della donna, la piccola Sofia, di soli 2 anni. Sono le stesse ritrovate prive di vita nel mare tra Fondi e Terracina. Il loro riconoscimento ufficiale avverrà – come detto – solo lunedì in occasione dell’esame autoptico disposto dalla Procura della Repubblica di Latina.

Yaima Cappe con la piccola Sofia

Intanto – secondo quanto si è appreso – è al lavoro una seconda Procura per fare piena luce su questa immane tragedia. E’ quella di Santa Maria Capua Vetere che ha disposto, presso l’obitorio del cimitero di Pozzuoli, l’autopsia sul cadavere di Iacobucci : ha perso la vita per annegamento. La moto d’acqua, nel frattempo posta sotto sequestro, sulla quale si trovava l’imprenditore aveva superato tutti i requisiti tecnico-meccanici per prendere il largo? Potevano salire a bordo tre persone, una della quale in tenerissima età? Sono interrogativi a cui l’autorità giudiziaria sammaritana, attraverso la Guardia Costiera di Mondragone, vuole ottenere immediate risposte… Intanto, dopo il decesso di Iacobucci, anche il rinvenimento della donna e della sua bambina nel tratto di mare tra Fondi e Terracina ha avuto un’eco a Scauri. Di questo centro era l’ex fidanzata dell’imprenditore che – secondo quanto è trapelato – avrebbe scelto proprio Scauri per andare a convivere con la sua nuova compagna di origine caraibica, che viveva con la figlia a Mondragone dove lavorava in un supermercato.

Saverio Forte