Gaeta / Raid vandalico di militari americani, indagano i carabinieri (video)

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GAETA – Incredulità e stupore. Con questi stati d’animo la comunità di Gaeta ha commentato, svegliandosi, l’incredibile raid vandalico di cui sono stati assoluti negativi protagonisti a Gaeta alcuni militari statunitensi nelle ultime ore di permanenza in città. In preda probabilmente ai fumi dell’alcool i soldati della nave ammiraglia della Sesta Flotta Usa “Uss New York” hanno concluso la loro ultima serata trascorsa a Gaeta davvero in maniera incivile. Hanno preso di mira alcune strade e viuzze del quartiere medioevale di Gaeta S.Erasmo distruggendo quanto trovavano davanti: cartelli stradali segnaletici, transenne di alcuni cantieri aperti, numeri civici e finanche sradicando diverse automobilistiche per portarle a casa come ricordo della loro tappa gaetana. L’episodio non è passato inosservato ad alcuni cittadini residenti che hanno immortalato queste incredibili scene con i loro telefonini, come testimonia il video allegato.

Sono queste stesse immagini le prove d’accusa che stanno caratterizzando gli accertamenti di legge promossi dai Carabinieri della tenenza di Gaeta sotto il coordinamento dei colleghi della tenenza di Gaeta. I militari dell’Arma sono, poi, in stretto contatto con le forze di polizia e sicurezza della Sesta Flotta della Nato che – secondo quanto trapelato – hanno già offerto una positiva collaborazione agli inquirenti italiani per individuare gli autori di questa “notte brava” che, appena concluse le indagini, saranno denunciati per danneggiamento. Fanno parte dell’equipaggio di 326 unità e di 700 marine di una città militare galleggiante, famosa perché costruita con 7 tonnellate d’acciaio recuperate dalle macerie delle “Torri gemelle” del World Trade Center di New York abbattute con l’attacco terroristico dell’11 setttembre 2001.

La comunità di Gaeta ha duramente stigmatizzato l’episodio verificatosi a soltanto 36 ore dall’incontro che il sindaco Cosmo Mitrano aveva avuto in Comune con il comandante della “USS New York”, il capitano Michael Brent Devore, al quale aveva chiesto di estendere ai miliardi a bordi i sentimenti di ospitalità e di amicizia per la loro breve permanenza in città. Ma alcuni destinatari di questo messaggio, a livello comportamentale, hanno fatto il contrario. Purtroppo…
Saverio Forte