Formia / Reunion centrodestra, ancora una fumata nera

Formia Politica

FORMIA – Ancora una fumata nera dal comignolo della cappella Sistina del centro destra formiano. Quella uscita, però, al termine della solito tavolo convocato di domenica mattina presso il Grande Albergo Miramare potrebbe essere l’ultima – si vocifera – prima di comunicare al “mondo e alla città” che Roma (il centrodestra) ha il nome di un nuovo Vescovo e Papa (il candidato a sindaco da schierare alle elezioni amministrative del 10 giugno prossimo). L’ultima sessione di questo complicatissimo conclave ha sciolto alcuni nodi e ma ne ha ingarbugliato degli altri che attendevano di essere definiti. Un gesto di “totale collaborazione con gli alleati” lo ha offerto il Senatore Claudio Fazzone che, nella veste di segretario regionale, capitanava insieme al consigliere regionale Pino Simeone la delegazione di Forza Italia: gli azzurri, non avendo individuato (probabilmente) una candidatura credibile al proprio interno, hanno deciso di fare un passo di lato “per il bene della coalizione di centrodestra”.

Insomma Forza Italia , almeno in questa fase storica delle trattative, si defila ma per molti questo non è deve essere considerato un gesto di generosità politica. O almeno. Al disimpegno esternato dal Senatore Fazzone ha fatto seguito l’annuncio dell’ex assessore regionale ai servizi sociali Aldo Forte che, insieme all’ex candidato a sindaco Maurizio Costa, guidava la delegazione dell’arcipelago centrista formiano: “Il nostro nome da proporre alla candidatura era e resta quello del dottor Amato La Mura”.

In questo quadro apparentemente chiaro tutti si aspettavano la sottoscrizione di una documento politico per “lanciare” la sfida elettorale dell’ex assessore alla cultura dell’Udc e, invece, qualcosa misteriosamente si è inceppato nella macchina elettorale ed organizzativa del centrodestra. Perché? Secondo alcune indiscrezioni sarebbe stata preso a pretesto l’assenza degli altri papabili candidati a sindaco come Mario Taglialatela (all’incontro hanno presenziato il fido Gianni Di Nucci e l’avvocato Santangelo dei Fratelli d’Italia) e Eleonora Zangrillo, ormai impegnata a duellare su più tavoli come quello inaugurato dall’ex deputato di Forza Italia Gianfranco Conte. A questa possibile ricostruzione non crede il più diretto interessato, Amato La Mura, (assente per una questione di opportunità al vertice del Miramare) che non vuole bruciarsi le mani dopo che qualcuno gli ha lasciato il cerino acceso: “Non mi faccio logorare da nessuno. Qualcuno mi dica se devo rappresentare il centrodestra unito alla guida di Formia. Questa volta ho fretta e ho tante ragioni per esserlo. E poi ciascuno se ne assumerà le dovute conseguenze….”.

Forza Italia (e la componente del dottor Costa) considerano debole la sfida di La Mura, soprattutto in prospettiva di un quasi certo svolgimento del ballottaggio? E’ un’ipotesi sul tappeto ma i Centristi fanno quadrato sulla candidatura dell’infettivologo: “Non ci chiedessero di cambiare le carte in tavola perché ci hanno chiesto un nome ed il nostro candidato a sindaco si chiama Amato La Mura”. Questa situazione sta spazientendo anche la delegazione della Lega di Salvini, presente al Miramare con il coordinatore cittadino Emilio Sparagna e l’ex assessore alla Provincia e al comune Massimo Giovanchelli: “La trattativa è arrivata ad una situazione di svolta. In questo momento – hanno detto – prevalga il buonsenso per ridare alla città un governo credibile e politicamente forte”. Si riuscirà a fare sintesi in poche ore? Le speranze non sono molte anche perché, uscendo di scena (almeno apparentemente) Taglialatela e la Zangrillo, la situazione è talmente ingarbugliata che potrebbe chiarirsi improvvisamente con un eventuale disimpegno dello stesso La Mura o complicarsi in maniera irrimediabile.

In quest’ultimo scenario inizierebbe un processo con una “caccia alle streghe” tra alleati ( o ex) che, in effetti, hanno sempre fatica a celare la propria diffidenza….nei confronti dell’altro… Una curiosità: all’incontro del Miramare avrebbe voluto partecipare come “auditore” il coordinatore della lista civica “Anima Popolare” e del partito del sud, Augusto Ciccolella. Tra l’imbarazzo generale la mancata risposta alla richiesta di Ciccolella ha convinto l’interessato ad andare via con una fredda e glaciale “Buona domenica a tutti…”

Saverio Forte