Formia / Lo chef Alessandro Circiello ospite all’Istituto Alberghiero Celletti (video)

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FORMIA – La sana alimentazione e la relazione, inevitabile, tra cibo e salute. Non poteva non affrontare questi argomenti uno degli chef italiani più apprezzati e noti del piccolo schermo, Alessandro Circiello, relatore del corso “La cucina del benessere” organizzato dall’istituto alberghiero “Angelo Celletti” nell’ambito del progetto “alternanza scuola lavoro”. Quelle di Circiello sono state lezioni seguite in religioso silenzio da diverse scolaresche del corso di cucina dell’istituto di Gianola che si sono alternate presso il bellissimo ed innovativo laboratorio polifunzionale finanziato anni fa dalla “Fondazione Roma”.

Circiello, che tornerà a Formia anche martedì prossimo, ha sottolineato nell’intervista a Saverio Forte come la cucina, la buona cucina, sia il migliore terapia per vivere meglio e strumento di promozione del proprio territorio. La sua partecipazione a questo corso ha confermato come siano ottimi i rapporti tra la prestigiosa realtà scolastica di Gianola e la Federazione Italiana cuochi di cui Circiello è presidente regionale, un’attiva realtà associativa guidata in provincia di Latina dal professor Luigi Lombardi che dell’ “Angelo Celletti” è storicamente una colonna ed un ambasciatore verso l’esterno.

Intervista allo Chef Alessandro Circiello

Che Circiello sia un esperto di benessere e promotore di salute l’ha tenuto a sottolineare anche la dirigente scolastica dell’”Angelo Celletti”, la professoressa Monica Piantadosi, che ha condiviso apppieno il recente giudizio espresso e pubblicato dal quotidiano “La Repubblica” sullo chef romano ma pugliese di provenienza: “La sua cucina è il risultato di un giusto equilibrio tra la tradizione e la nuova concezione gastronomica, che porta ad alleggerire le pietanze. Ne nasce una cucina creativa di territorio, rivisitata, che lascia spazio a preparazioni coniugate con prodotti di varia provenienza, sempre nel rispetto delle fondamentali regole di etica culinaria: delicatezza e leggerezza di contenuto”.

Intervista alla Prof.ssa Monica Piantadosi