Furti nelle chiese di Gaeta e Itri, le indagini continuano a ritmo serrato

Cronaca Gaeta Itri

SUD PONTINO – Un analogo ‘modus operandi’ che potrebbe – si spera – facilitare le indagini dei Carabinieri della tenenza di Gaeta e della stazione di Itri: i ladri sono entrati in azione pressoché alla stessa ora quando i missionari del Pime, il pontificio missioni estere, e i padri passionisti erano riuniti nei rispettivi refettori per cenare. Per i malviventi, a conoscenza di questa comune abitudine interna, è stato un gioco da ragazzi mettere sottosopra e rubare all’interno delle camere da letto del convitto del Santuario della Santissima Trinità, presso la Montagna spaccata di Gaeta, e del convento dei di Itri. I ladri hanno portato via esclusivamente gli oggetti personali ed il danaro dei religiosi che si sono accorti dei furti nel momento in cui hanno sono andati a dormire dopo cena.

Il danno dei due colpi è ingente, se si aggiungono quelli provocati per entrare all’interno dei luoghi di culto, soprattutto all’interno del Santuario della Montagna Spaccata, tra i più visitati all’anno sul territorio dell’Arcidiocesi di Gaeta e dell’intera regione. Le indagini sono appena agli inizi e sono coordinate dai Carabinieri della Compagnia di Formia ai quali, per certi versi, si è rivolto l’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari che in una nota, oltre a esternare la sua esecrazione per quanto accaduto, ha auspicato che vengano individuati gli autori dei due furti e, esprimendo vicinanza e solidarietà nei confronti delle due comunità religiose, ha chiesto di “continuare a lavorare” per assicurare la sicurezza e la vigilanza nei luoghi di sacri del Golfo. Infatti sono state colpite anche due delle chiese più frequentate di Gaeta, quelle di San Giacomo e di San Paolo, dove sono state rubate martedì sera le offerte dei fedeli.

Saverio Forte