Comune di Sperlonga

Sperlonga / Incontro tra le opposizioni, M5S dà forfait

Politica Sperlonga

SPERLONGA – Non ha centrato che si era prefissato l’obiettivo del movimento civico “Partecipazione Attiva” di Sperlonga che, a fronte dello stato di paralisi in cui versa il Comune in conseguenza dell’inchiesta giudiziaria di un anno fa denominata “Tiberio”, aveva sollecitato una “chiamata alle armi” tra tutte le “diverse forze agoniste” presenti e attive a Sperlonga “per interpretare e realizzare la volontà di riscatto dei cittadini e quindi costruire un’iniziativa per porre fine all’assurda e insostenibile situazione in cui il paese è stato condannato”. L’appello di “Partecipazione Attiva” era stato inviato al locale meetup del M5S e poi al gruppo di minoranza “Sperlonga Cambia”. Quando era tutto pronto per l’incontro – finalizzato non verificare chi di noi ha più tela per tessere ma per fare sinergia per mettersi a disposizione degli interessi della collettività” – il meeetup del movimento grillino si è defilato comunicando ufficialmente “di non aver aderito e di non aderire ad alcun incontro o riunione con altre entità politiche presenti sul territorio di Sperlonga”. E la ragione illustrata per declinare l’invito di Nicola Reale è figlia dell’ortodossia che regna anche all’ombra di Torre Truglia: “Noi siamo e rappresentiamo una forza di opposizione del tutto alternativa ed autonoma rispetto sia all’attuale minoranza consiliare e sia al movimento civico Partecipazione Attiva e rifiutiamo categoricamente ogni forma di apparentamento o “inciucio” tipica della vecchia politica e dei suoi”. Insomma non vogliamo avere a che fare con nessuno.

Intanto il coordinatore del movimento civico “Partecipazione attiva” continua a pensare ai problemi del territorio, uno dei quali è la tutela e valorizzazione dell’inestimabile e vasto patrimonio archeologico di Sperlonga che ha nel museo nazionale il suo fiore all’occhiello. Ma non è tutto oro quello che luccica e Reale lo mette per iscritto in una lettera alla direttrice del Polo Museale del Lazio Edith Gabrielli e al delegato ai Beni culturali e paesaggistici del comune di Sperlonga Stefano D’Arcangelo. Evidenzia come nei pressi della struttura museale i località Bazzano, sul lato destro, subito a ridosso del manto stradale, sono visibili tre dolium in terracotta, collocati l’uno in immediata prossimità dell’altro e “avvolti da erbacce e sterpaglia”. Reale offre una sua versione su questa inverosimile situazione; questi dolium vennero alla luce, assolutamente integri, nel corso dei lavori di costruzione della strada regionale “Flacca” (a metà degli anni Cinquanta) e furono lasciati in loco in attesa che successivamente “qualcuno” provvedesse a recuperarli utilizzando la metodologia più corretta e sicura, per poi esporli in luogo adatto alla loro conservazione e valorizzazione.

Da oltre 60 anni, dunque, questi reperti sono stati lasciati in balìa di ogni intemperie e al rischio di essere distrutti o da deprecabili atti vandalici o da qualche malaugurato incidente automobilistico. “Probabilmente, in altri paesi che non hanno la fortuna di possedere lo straordinario patrimonio artistico e archeologico dell’Italia, i tre dolium – rincara la dose Reale – sarebbero stati immediatamente posti in sicurezza, opportunamente restaurati e orgogliosamente esposti in un museo, quali preziosi reperti romani risalenti al I-II secolo d.C. Il polo museale del Lazio e lo stesso comune di Sperlonga sono stati invitati ad intervenire, secondo le loro competenze e possibilità, affinché i tre dolium “trovino finalmente un’adeguata e dignitosa sistemazione, magari andando ad arricchire la già eccezionale e pregevole raccolta conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga”.

Saverio Forte