Anno europeo dei beni culturali, Sperlonga si prepara a partecipare

Politica Sperlonga

SPERLONGA – Il museo, l’area archeologica “Villa di Tiberio”, il Parco regionale Riviera di Ulisse, il centro storico medievale, i panorami mozzafiato che affacciano sulla Piana di Tiberio e sul promontorio del Circeo costituiscono un “quadro d’insieme di incomparabile bellezza” in cui la storia, l’arte, i beni culturali e paesaggistici si coniugano armonicamente con lo sviluppo economico sostenibile del turismo possono e devono diventare la materia prima per esaltare la qualità della vita dei cittadini residenti e turisti. E’ la “ricetta” che propone Stefano D’Arcangelo, il delegato ai Beni Culturali e Paesaggistici del Comune di Sperlonga alla vigilia dell’inizio del 2018, l’anno europeo dei beni culturali decretato dal Consiglio Europeo.

Stefano D’Arcangelo

E’ prevista una specifica mobilità di milioni di turisti verso l’Italia che possiede circa il 60% dei beni culturali nel mondo. Anche il borgo saraceno di Sperlonga vuole farsi trovare preparato per candidarsi “ad essere uno dei borghi più belli e attrattivi del Lazio anche in bassa stagione. Si tratta di una sfida che si può e deve vincere – ma ammonisce D’Arcangelo – ma occorre “mettere a reddito” il nostro straordinario patrimonio attraverso un nuovo modello di sviluppo sostenibile che punti decisamente a tutelare, promuovere, e valorizzare i beni culturali e paesaggistici, intesi non solo come beni spirituali in sé ma anche come leva fondamentale per lo sviluppo economico e turistico e, quindi dell’occupazione soprattutto giovanile”. Se l’autorità giudiziaria da anni ha allungato le sue antenne su Sperlonga promuovendo una “pioggia” di inchieste con i reati di abusivismo e lottizzazione abusiva, il delegato D’Arcangelo sembra andare controcorrente rispetto a diversi dirigenti e rappresentanti di primissimo piano dell’amministrazione comunale di Sperlonga, indagati o addirittura già rinviati a giudizio per questa tipologia di reati ambientali.

Lo rimarca in una nota quando lancia un preciso monito: “In questo quadro straordinario bisogna però avere il senso del limite. Dobbiamo tener conto delle fragilità del nostro piccolo territorio e difenderlo dai rischi idrogeologici dalle aree a rischio frane in particolare dalla Grotta di Tiberio fino alla Piana di S. Agostino, così come occorre difendere dai fenomeni erosivi la spiaggia e le coste del litorale. Si tratta di interventi tutti di stretta competenza regionale che noi dobbiamo legittimamente rivendicare con più forza nei confronti della Regione Lazio. E’ necessario inoltre saper guidare con attenzione e delicatezza le nuove urbanizzazioni tenendo conto appunto del delicato contesto paesistico e culturale esistente”.

Sul piano politico D’Arcangelo ha un pensiero diverso dal nuovo e travagliato corso del mandato amministrativo del sindaco Armando Cusani? Dalle dichiarazioni che mette per iscritto il delegato ai Beni Culturali e Paesaggistici la risposta (sembrerebbe) in stretta sintonia con l’operato dell’attuale governance del comune di Sperlonga: “Proprio in questa direzione si muovono le nostre azioni e i nostri progetti varati recentemente dalla Giunta comunale. Si muovono in questo senso anche le varianti urbanistiche per le attività produttive e stradali per migliorare la mobilità interna, nonché, i progetti culturali attivati come il Sentiero di Ulisse e dei Sentiero dei vicoletti del centro storico , il recupero della Torre di Capovento e la stessa nuova biblioteca comunale allocata nel cuore del centro, nella ex chiesa Santa Maria Assunta in Cielo.

Saverio Forte