Formia / Indipendenza della consigliera Miriam Cupo, la replica del sindaco Sandro Bartolomeo

Formia Politica

FORMIA – L’iniziativa della consigliera Miriam Cupo di dichiararsi “indipendente” dalla maggioranza, di voler continuare a far parte della stessa in base agli argomenti da votare in consiglio comunale nell’interesse della città e, contestualmente, di guardare con favore al progetto del gruppo di opposizione di “Idea Domani” non ha nulla di politico. A dirlo è stato Sandro Bartolomeo nella duplice veste di sindaco di Formia e di medico psichiatra che nell’intervista audio rilasciata a Saverio Forte non si scompone più di tanto quando i cronisti gli fanno ricordare che la levata di scudi della Cupo pone la maggioranza consiliare di nuovo in una situazione numericamente e politicamente complicata. I consiglieri d’opposizione, compresa l’avvocato Cupo, ora sono ufficialmente 13 contro i 12 della maggioranza Pd-Forza Italia ma a pochi mesi dalla conclusione della consiliatura il sindaco, sottolineando come non abbia ancora ricevuto la lettera della consigliere “ribelle”, rivela il suo invito alla consigliera Cupo di partecipare alla riunione di maggioranza pur con un’indipendenza di giudizio, una capacità che – ha aggiunto il sindaco di Formia – dovrebbe essere di tutti.

Intanto venerdì sera si è svolto in Comune un vertice di maggioranza in vista del consiglio comunale della prossima settimana per il rinnovo delle tre rappresentanze – alla coalizione Pd Forza Italia spetteranno due delegati, uno all’opposizione centrista e agli indipendenti – ma della consigliera Cupo, nonostante l’invito formalizzatole dal sindaco, neppure una traccia.

Intervista audio al sindaco Sandro Bartolomeo

 

L’ex esponente della lista “Ripartiamo Insieme” è stata avvistata in un’altra riunione della lista, quella di “Idea Domani”, nei confronti della quale nutre tanta simpatia e curiosità apprezzando nel corso di questi anni “il senso istituzionale e quella coerenza che ultimamente è, viceversa, mancata in molte decisioni della maggioranza”. Al sindaco di Formia ha fatto piacere la forma ed il contenuto (“Caro Sandro”… “Ti ribadisco la stima e l’affetto che io e la mia famiglia nutriamo nei tuoi confronti e dei tuoi cari, valori che con entusiasmo mi portarono a condividere quel progetto iniziale alla scorsa tornata elettorale insieme ai tanti amici di coalizione….“Ricorderò sempre con emozione e gratitudine verso di Te il giorno dell’insediamento e dell’inizio di questa mia prima esperienza politica”….) della prima parte della lettera dell’ex dipendente dell’agenzia che per conto dell’amministrazione Provinciale gestiva la formazione professionale (l’incarico, a tempo, sponsorizzato da Sandro Bartolomeo non è stato poi prorogato e tantomeno confermato).

Un po’ meno quando la Cupo ha scritto…”Ho provato a seguirti anche in questo nostro nuovo progetto con una maggioranza nuova di cui anche io sono stata sostenitrice (?) ma purtroppo con il passare del tempo ho dovuto dare ragione agli amici di Sinistra ecologia e libertà ed ai numerosi consiglieri che prima di me si sono arresi cambiando schieramento. Non c’è più alcun progetto politico dietro l’operato di questi mesi e dobbiamo prendere atto che la nostra “coalizione” di maggioranza è profondamente cambiata.”

Intanto alcune forze politiche stanno concentrando i propri attuali sforzi in vista delle prossime elezioni regionali e politiche che si svolgeranno, probabilmente il 4 marzo 2018, con due nuovi sistemi di voto. Manca l’ufficialità ma la politica formiana starebbe per indicare un secondo candidato dopo la conferma della sfida elettorale del consigliere regionale uscente di Forza Italia Pino Simeone: si tratta del consigliere comunale dei “Centristi per Formia” Antonio Di Rocco, la cui candidatura è stata indicata nel corso di una riunione con l’ex assessore e capogruppo dell’Udc alla Regione Lazio, Aldo Forte. Ma quale candidato presidente dovrà sostenere il giovane Di Rocco? Facilissimo, il governatore uscente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nell’ambito di un già definito accordo politico con quanto resta dell’ex Udc di Pierferdinando Casini e la componente Renziana (dunque di governo) del Pd.

Questo partito, paradossalmente, sta pensando di presentare un’interrogazione parlamentare sul comportamento avuto il 30 ottobre, nella centralissima piazza Mattej, da un altro consigliere dei “Centristi per Formia”, Amato La Mura. L’esponente politico era in un bar della zona e aveva lasciato la sua auto momentaneamente in divieto di sosta quando un’agente di Polizia Locale, Giuseppina Scarpellino, era sul punto di contravvenzionarla. Secondo quanto scrive la vigilessa al sindaco di Formia e alla comandante della Polizia locale Rosanna Picano “il signor La Mura, ad alta voce e con tono ammonitore, richiamando l’attenzione di numerosi passanti rimasti allibiti, profferiva le testuali parole: ‘Io sono un assessore che ti paga lo stipendio e farò del tutto per non farti rimanere a Formia, ti rispedisco al mittente, ti rimando a Roma”. Il consigliere La Mura, insomma, si è sarebbe lasciato andare a “comportamenti scorretti ed ineducati, dimostrando poco rispetto per la divisa che indossiamo e dando cattivo esempio di senso civico ai cittadini stessi…”

Intanto crescono col passare delle ore la morbosità e la curiosità negli ambienti politici di Formia per lo scoppio di un presunto scandalo a luci rosse nella maggioranza PD-Forza Italia di cui sarebbero stati assoluti protagonisti due consiglieri, naturalmente un uomo di mezza eta’ ed una donna al debutto nella vita amministrativa, dell’inedita coalizione Bartolomeo. I due si sono sfidati già a colpi di diffide presentante alle forze dell’ordine denunciando di essere stati vittime di tentativi di stalking da parte della controparte. Contestualmente è iniziata una spasmodica ricerca nelle segrete stanze del palazzo municipale per individuare un possibile tavolo ovale che ricordi quello del più noto sexy gate del dopo-guerra consumato alla Casa Bianca, a Washington, tra l’ex presidente americano Bill Clinton e la stagista Monica Lewinsky.

Saverio Forte