Formia / L’associazione Confronti “contagiata” dal fuoco di Eraclito

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FORMIA – Proseguono nella sala Ribaud del Comune di Formia i dibattiti culturali organizzati dall’associazione “Confronti”. Sabato 4 novembre alle ore 18 il professor Giuseppe Formari dell’università di Bergamo affronterà il tema: “La sapienza del Fuoco: il pensiero di Eraclito”. Vissuto tra VI e V sec. a.C., nell’ambiente ricco di stimoli culturali delle colonie greche dell’Asia Minore, Eraclito d’Efeso è il primo pensatore dell’Occidente di cui possiamo riconoscere la personalità, sentire l’inconfondibile timbro di voce, grazie ai molti frammenti sopravvissuti della sua opera filosofica. La voce di un sapiente orgoglioso, in polemica con il materialismo e la superficialità dei suoi contemporanei, ma nello stesso tempo la parola di un formidabile poeta del cosmo e dell’anima, della sostanza divina di tutte le cose, ricondotte all’unità suprema del Fuoco dal quale provengono e in cui sono destinate a tornare. Questo Fuoco universale è l’oggetto della sapienza di Eraclito, ma ne è innanzi tutto la sorgente viva, il soggetto: è l’Uno-Fuoco generatore del Tutto, l’intelligenza stessa dell’Universo, la garanzia indistruttibile della salvezza di chi lo vuole conoscere. Una sapienza, quella di Eraclito, in perenne tensione tra spietata lucidità e visione mistica, tra razionalismo irriverente e religiosità assoluta. Una figura profetica, la sua, molto diversa dal profetismo biblico, ma ad esso vicino per un’analoga capacità di scoprire la legge divina nascosta che domina e spiega le forze del caos. Eraclito si colloca alla fonte dell’Occidente, ma ci presenta anche la possibilità di un “altro” Occidente, in stretto rapporto con le religioni orientali da cui prende spunto, e costantemente immerso nel mistero di una natura onnipotente, sentita e vissuta come un fiume inesauribile di conoscenza e di vita eterna. Più che un’alternativa, un affascinante tessera mancante, che completa il mosaico frammentario e poco conosciuto della nostra identità di europei.
Giuseppe Fornari, docente di Storia della Filosofia all’Università di Bergamo, ha svolto ampi studi sul pensiero greco e sulla sua comparazione storica con il cristianesimo e, più ampiamente, con la civiltà occidentale moderna. A questo filo conduttore ha dedicato numerose ricerche, iniziate negli anni Novanta del secolo scorso durante un intenso periodo di dialogo con René Girard. Fra i titoli più significativi a tale proposito: Da Dioniso a Cristo (2006); La conoscenza tragica in Euripide e in Sofocle (2013); il recente volume: Mito, tragedia, filosofia. Dall’antica Grecia al Moderno (2017); Eraclito: la luce dell’Oscuro, a cura di G. Fornari, Olsckhi, Firenze 2012, e in seconda edizione riveduta e aggiornata (2017); La verità di Caravaggio (2014 ). Ha recentemente proposto un nuovo paradigma filosofico, da lui denominato mediatorio o estatico-oggettuale, relativo alla genesi e all’organizzazione delle culture umane. Giuseppe Fornari è stato già brillante ospite nella terza stagione di Confronti con la sua conferenza ” La verità di Caravaggio ”