Castelforte continua l’emergenza idrica. Ed intanto il Comune di Formia paga…

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CASTELFORTE, FORMIA – La perdurante carenza idrica nel centro storico di Castelforte sta procurando non pochi problemi di natura igienico-sanitaria. E’ quanto si evince da una lettera che un gruppo di cittadini ha inviato, oltre ai vertici di Acqualatina, al commissario straordinario dell’Asl pontina, Giorgio Casati, al direttore sanitario aziendale Luciano Cifaldi e a quello del distretto 5 Antonio Graziano. A ottobre inoltrato l’emergenza idrica non conosce una tregua e, paradossalmente, il servizio – e non è un gioco di parole – continua a fare… acqua da tutte le parti. L’interruzione idrica – secondo le ultime disposizioni dell’ente gestore – dovrebbe avvenire intorno alle 16 di ogni giorno e, invece, l’acqua va via prima intorno alle 13. Addirittura per 48 ore c’è stato un lungo un black idrico con l’intento di migliorare il servizio che s’interrompe puntualmente dopo sette ore, intorno alle 13.

Gravi disfunzioni che stanno rendendo la vita infernale a tanti anziani – alcuni soli, alcun’altri con problemi di deambulazione – ma anche a numerose famiglie che, impossibilitate a munirsi per ragioni economiche di un’autoclave, devono mandare a scuola i propri figli in condizioni igienico-sanitarie non ottimali. Da qui la richiesta all’Asl ad intervenire, soprattutto a fare pressing nei confronti di Acqualatina perché questa situazione di autentica sofferenza, dopo cinque mesi, non è più tollerabile, a Castelforte così come negli altri centri del Golfo. E il comitato di lotta del sud-pontino contro Acqualatina polemizza apertamente con il comune di Formia.

Darsena "La Quercia" - Formia
Darsena “La Quercia” – Formia

Lo accusa di passività nei confronti dell’ente gestore dopo essere stato costretto, con la delibera di Giunta Municipale numero 244 del 20917, a prelevare 76mila euro dal proprio fondo di riserva per finanziare la ‘realizzazione degli impianti di accumulo e pressurizzazione idrica degli edifici scolastici’ in modo da poter garantire l’inizio delle attività didattiche in condizioni – si spera – igienico sanitarie “adeguate ed essenziali”. Insomma il comune di Formia è stato costretto a “metterci l’ennesima pezza” e secondo il comitato contro l’ente gestore “non è la prima volta che avviene”. Il comune di Formia avrebbe speso, infatti, alcuni milioni di euro per la realizzazione di opere che avrebbe dovuto realizzare completamente il gestore. Ma così non è stato. L’esempio più lampante è il nuovo collettore fognario realizzato nella zona sottostante il ponte Tallini e nei pressi della darsena “La Quercia” L’opera dal valore 1.233.572,04 euro è stata cofinanziata da Comune di Formia e Acqualatina. E’ la conferma – si legge in una nota del comitato – che la privatizzazione dell’acqua è stata una truffa ai danni di tutti i cittadini”.