Formia / Notifica violazioni al Codice della Strada, il Tar “riabilita” la Soes

Cronaca Formia

FORMIA – Negli uffici della Polizia locale e dell’avvocatura del comune di Formia più di qualcuno comincia a definire “maledetta” la gara d’appalto l’affidamento sanzionatorio delle violazioni delle norme del Codice della strada nonché di fornitura del relativo software gestionale. L’attuale società del servizio in proroga, la Soes di Telese Terme – impegnata nella gestione della sosta a pagamento a Minturno e, nel recente passato, anche a Formia e a Gaeta- ha impugnato favorevolmente l’esito della gara, triennale, che aveva visto primeggiare una ditta di Udine, la “Fintel Engineering srl”. Nella sospensiva di luglio il Tar aveva definito “non congrui” i punteggi attribuiti dalla commissione selezionatrice alla società vincitrice dell’appalto. Ora la Soes, attraverso l’avvocato Christian Lombardi, dopo aver ottenuto la sospensiva si è presa una rivincita completa con il pronunciamento del merito e addirittura il Tar ha annullato l’aggiudicazione dell’appalto assegnato dal comune di Formia a fine aprile alla società friuliana.

I giudici amministrativi hanno, per certi versi, censurato l’operato della commissione selezionatrice istituita dal comune di Formia che non avrebbe verificato appieno i requisiti proposti dalla “Fintel”. Uno su tutto: aveva indicato una sola addetta che avrebbe dovuto svolgere le attività di “entry e front office” per 30 ore settimanali, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12, dalle 15 alle 17. Per il servizio di “data entry”, per il quale sono previste 60 ore settimanali, dalle 8 alle 18, la società aggiudicatrice dell’appalto non aveva indicato alcuna addetta… Il comune di Formia è stato condannato dal Tar a pagare cinquemila euro di spese legali e, dopo il danno, si è aggiunta immancabile anche la beffa: non ricorrerà al Consiglio di Stato (difficilmente lo promuoverà la stessa “Fintel” che non si è costituita davanti il Tar nel giudizio di merito) per non affrontare altre incombenze economiche – 9000 euro – per non aggravare i danni per il mancato introito delle sanzioni derivanti dalle violazioni al codice della Strada…

Per questo servizio, quello di notifica dei verbali delle sanzioni delle norme del Codice della strada, il comune di Formia sembra aver issato, intanto, bandiera bianca nel poter incassare, un giorno, 358mila euro derivanti dalle mancate consegne violazioni al codice della strada compiute tra l’ottobre ed il dicembre 2015 da parte dell’Aipa spa, la società di Milano vincitrice nel novembre 2013 di un appalto quinquennale, per un importo di un milione di euro, per la gestione “delle notifiche dei verbali di conciliazione al Codice della strada”, soprattutto, dei servizi di supporto alla gestione degli atti sanzionatori”. Insomma, del recapito delle multe a casa degli automobilisti più indisciplinati. Il rapporto tra il Comune e l’Aipa è stato inizialmente proficuo ma è bastato poco per il Comando di Polizia locale rendersi conto che le sanzione comminate non venivano regolarmente recapitate agli autori e, di conseguenza, mai versate nelle casse del comune.

E così che l’appalto il 2 febbraio 2016 veniva rescisso per “grave inadempimento contrattuale” e 23 giorni più tardi il Maggiore Luigi Scarpellino quantificava alla Giunta il danno erariale subito. Ma non era finita. Il comune di Formia accertava dopo l’aspetto più comico dell’intera vicenda: l’Aipa, nel frattempo dichiarata fallita dal Tribunale di Milano per gravi problemi economici, aveva portato via un date base contenente tutti i dati degli automobilisti contravvenzionati e delle relative sanzioni rilevate. Il comune di Formia era corso ai ripari con due iniziative: lo scorso ottobre aveva presentato un esposto alla Procura di Cassino ipotizzando nei confronti dell’Aipa i reati di interruzione di pubblico servizio e di appropriazione indebita ed un esposto d’urgenza aveva chiesto al Tribunale civile della città martire di avere accesso a tutti quei dati informatici necessari per introitare, un giorno, quelle multe che la società lombarda avrebbe dovuto recapitare. Intanto è partita la richiesta del Tribunale di Cassino al curatore fallimentare dell’Aipa per aver materialmente quel software su cui sono memorizzati i nomi di migliaia di automobilisti, che hanno violato il codice della strada, con gli importi delle relativi sanzioni.

Dopo la rescissione del contratto con l’Aipa, la Soes si era aggiudicata la gara d’appalto che doveva durare solo un anno. Alla sua scadenza la Giunta aveva dato mandato alla Polizia locale di rifarla ma per un lasso temporale più lungo, tre anni. L’esito finale non aveva convinto il presidente Stazio e i suoi più stretti collaboratori che, nel frattempo, si sono rivolti giustamente al Tar ma hanno avuto l’invito dal comando di Polizia locale a svolgere comunque il servizio in regime di proroga. Ora il contenzioso è stato definitivamente risolto a favore della Soes dal primo grado della magistratura amministrativa.

Saverio Forte