Sperlonga / Mitilicoltura, esposto da parte di Forza Italia

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SPERLONGA – Falso in atto pubblico e omissione d’ufficio. Sono queste le ipotesi di reato che il gruppo di Forza Italia alla Regione Lazio starebbe prefigurando in un esposto che invierà alla Procura della Repubblica di Roma sulla discussa questione della realizzazione di un impianto di mitilicoltura davanti il litorale di Sperlonga e di Fondi. Questa decisione di chiedere l’intervento del procuratore capo Giuseppe Pignatone è figlia di quella che il consigliere regionale pontino di Forza Italia Giuseppe Simeone definisce la “la non risposta ricevuta” dall’assessore regionale all’agricoltura e pesca Carlo Hausmann all’interrogazione discussa al question time nell’assemblea della Pisana.

Soprattutto Simeone aveva chiesto che la Regione accogliesse l’istanza di revoca in via di autotutela presentata lo scorso 13 luglio dal comune di Fondi. Forza Italia intende rivolgersi alla magistratura per altre presunte anomalie procedurali. Innanzitutto la Capitaneria di Porto di Gaeta non ha mai espresso, a differenza di quanto riportato nella determina di autorizzazione all’impianto, alcun parere favorevole nella procedura in esame. Anzi, ha chiesto alla stessa Regione chiarimenti sulle numerose incongruenze dell’iter procedurale, in particolare sul fatto che sia stata autorizzata l’occupazione per una superficie complessiva di 350.000 metri quadrati a fronte dei 305.mila metrri che, oggetto della domanda di concessione , sono stati definiti da Hausmann un mero errore materiale.

La Procura sarà chiamata ad esaminare un altro aspetto: la Regione non ha citato nella determina di autorizzazione alla Mitilflegrea il parere contrario, espresso con delibera di giunta, dal Comune di Sperlonga, sulla realizzazione dell’impianto.

“Sentirsi dire dall’assessore Hausmann che la Regione si adeguerà alle decisioni del Tar a seguito del ricorso depositato dal Comune di Fondi – ha commentato Simeone – lascia esterrefatti per non dire allarmati. Evidenzia la sommarietà di chi oggi governa questo Ente che è tenuto ad adeguarsi, senza se e senza ma, a quanto decide il Tribunale amministrativo. Perché mostra come si continui ad affidare ai tribunali scelte che sono prima di tutto politiche ed amministrative. Scelte che Zingaretti ed i suoi, evidentemente, non sono in grado di assumere. Su questa vicenda, inoltre, la giunta regionale – ha accusato Simeone – ha dato una risposta offensiva nei confronti di questo consiglio regionale, e quindi di chi legittimamente rappresenta la volontà dei cittadini, ignorando di adeguarsi a quanto stabilito dalla legge regionale del 2016, contenente le disposizioni a tutela della costa laziale, che stabilisce che alla conferenza dei servizi promossa o indetta ai fini del rilascio o del rinnovo della concessione demaniale ad uso acquacoltura in mare partecipa l’amministrazione comunale competente con riferimento alle secchio acque richiesto in concessione.

Sono i Comuni territorialmente competenti a rendere parere tecnico in merito alla compatibilità dell’impianto con le attività turistiche ed economiche del territorio e non altri. Se a questo aggiungiamo che al procedimento per l’istanza di concessione presentata dalla “Mitilfregrea” ad ottobre 2014 ha partecipato sempre e solo il Comune di Sperlonga e mai il Comune di Fondi che con l’atto finale di luglio si è vista calare dall’alto la concessione per la realizzazione di un impianto di mitilicoltura di cui sostanzialmente non sapeva nulla perché non è stato messo, proprio grazie alla superficialità della Regione Lazio, in grado di capire cosa stesse accadendo. La questione dell’impianto di mitilicoltura, la mancanza di dialogo da parte di una Regione che, anche in base al buonsenso, avrebbe potuto e dovuto riaprire la conferenza dei servizi cercando con gli Enti interessati una soluzione condivisa, il costante demandare ad organi terzi come il Tar le decisioni sul futuro dei territori e dei cittadini, dimostra ancora e solo che il Lazio non ha una guida ed è una biglia impazzita che sta distruggendo il nostro territorio”.

Intanto a replicare in tempo reale all’esponente forzista è stato lo stesso assessore regionale all’agricoltura e pesca Hausmann: “La Regione Lazio ha rispettato il quadro normativo e ribadisce quanto esposto oggi in consiglio regionale. Viene attribujito alle Regioni l’esercizio delle funzioni amministrative concernenti il rilascio delle concessioni del demanio marittimo tra cui per finalità di acquacoltura. Si precisa inoltre che, in applicazione della Legge regionale 20 giugno 2016 n. 8 articolo 11, che dispone che l’amministrazione comunale renda un parere tecnico (non vincolante) in merito alla compatibilità dell’impianto con le attività turistiche ed economiche presenti nell’area, sono stati richiesti i pareri tecnici ai Comuni di Fondi, in data 30 marzo 2017 e di Sperlonga, in data 7 luglio 2016, quali Comuni antistanti l’impianto, a cui non è stato dato riscontro alla Regione. In attesa della pronuncia del TAR sull’opportunità della sospensione della determina di concessione, la documentazione relativa al procedimento è consultabile presso la direzione regionale dell’agricoltura”.

Saverio Forte