Mitilicoltura a Fondi e Sperlonga, scontro tra Regione e Capitaneria di Porto di Gaeta

Fondi Politica Sperlonga

FONDI – Si sta aprendo un durissimo scontro istituzionale tra la Regione Lazio e la Capitaneria di porto di Gaeta sul discusso progetto di installare un mega impianto di miticoltura nel tratto di mare antistante i litorali di Sperlonga e di Fondi. La lettera è del 17 agosto e ha come destinatario l’assessorato regionale alle politiche agricole. Il mittente è la Capitaneria di Porto di Gaeta che si lamenta apertamente di non aver mai espresso, a differenza di quanto riportato nella determina di autorizzazione rilasciata alla società campana “Mitilfregrea”, alcun parere favorevole per l’occupazione di un tratto di mare per complessivi 350 mila metri quadrati a fronte dei 305mila oggetto della domanda di concessione. Ad alzare la voce in questi giorni è stato lo stesso sindaco di Fondi Salvatore De Meo che, impugnando l’iter autorizzativo al Tar del Lazio, è rimasto estraneo al procedimento, iniziato nel 2014, fino allo scorso marzo.

Eppure la Capitaneria di porto di Gaeta già nel dicembre 2015 aveva chiesto, a quanto pare inutilmente, alla Regione Lazio di far partecipare ai lavori della Conferenza dei servizi il Comune territorialmente competente, cioè Fondi, per poter legittimamente intervenire ed esprimere la propria posizione in merito. E poi un’altra anomalia procedurale riguarda la partecipazione, sin dal 2014, al tavolo tecnico in Regione del solo comune di Sperlonga. Per il consigliere regionale pontino di Forza Italia Giuseppe Simeone è stata un’altra anomalia perché nella determina di autorizzazione all’impianto non viene menzionato il parere contrario espresso dal Comune di Sperlonga nel marzo 2015. Incongruenze e presunte illegittimità contenute in una prima interrogazione presentata da Simeone agli inizi di agosto ma, non avendo ottenuto alcuna risposta, ne ha presentato una seconda che sarà illustrata nel “question time” alla Pisana a settembre, il primo dopo la pausa estiva.

“Sulla realizzazione dell’impianto di mitilicoltura a Fondi più si scava e più i dubbi sulle anomalie ipotizzate diventano certezze – ha commentato il consigliere Simeone – Ho avuto modo, a seguito dell’accesso agli atti avanzato nei giorni scorsi, di leggere attentamente tutta la documentazione ed i singoli atti procedimentali e di ricostruire i vari passaggi e l’intero iter amministrativo che hanno portato, inspiegabilmente aggiungerei, la Regione Lazio a dare il via libera alla realizzazione dell’impianto di mitilicoltura di oltre 300 mila metri quadrati a largo della costa di Fondi.

Quello che emerge è solo la conferma delle tante incongruenze ed illegittimità che hanno caratterizzato il procedimento. In questo contesto e dopo che né il presidente Nicola Zingaretti, né l’assessore alle politiche agricole Carlo Hausmann, si sono degnati di dare risposta all’interrogazione depositata i primi di agosto. Ora ho presentato una nuova interrogazione urgente chiedendo agli stessi se intendano soddisfare l’istanza di revoca in via di autotutela, della determina del 13 luglio 2017, presentata dal Comune di Fondi. Non si tratta di una richiesta campata in aria ma avvalorata dai fatti. Gli stessi fatti che la Regione ha voluto ignorare.

Oggi l’unica strada, che il buon senso per primo impone a chi governa la Regione Lazio, nel rispetto dei cittadini, degli operatori e dei Comuni interessati sta nell’accogliere l’istanza del Comune di Fondi per la revoca della determina contenente l’autorizzazione all’impianto. Zingaretti e Hausmann non possono, ed hanno il dovere, di non far pagare ai territori i danni di un mix vergognoso per chi amministra fatto di omissioni e superficialità”.

Saverio Forte