Paolo Rumiz e i giovani dell’European Spirit of Youth Orchestra a Scauri e a Minturnae

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MINTURNO – Una significativa sosta a Scauri e a Minturnae durante il tour del progetto “Tamburi di pace”, che unisce narrazione e musica per raccontare il cammino lungo le vie dell’Europa, a partire dalla più antica: l’Appia. Lo scrittore Paolo Rumiz e gli 84 giovani dell’European Spirit of Youth Orchestra, provenienti da 12 Paesi e diretti dal maestro Igor Coretti-Kuret, si sono concessi qualche ora di relax al mare e presso il Comprensorio archeologico. Reduce dall’apprezzato e suggestivo concerto tenuto al Vittoriano, a Roma, la comitiva ha fatto tappa al Lido Delizia, a Scauri, e poi ha visitato l’Area archeologica presso la foce del Garigliano, prima di ripartire alla volta di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).

«Ci sentiamo in dovere – dichiarano il Sindaco Gerardo Stefanelli e l’Assessore alla Cultura Mimma Nuzzo – di ringraziare pubblicamente il Soprintendente Saverio Urcioli, il Direttore del Comprensorio di Minturnae Giovanna Rita Bellini, il Comando di Polizia Locale, l’Associazione Culturale Lestrigonia nonché gli operatori balneari Aristide Contadini e Giovanni Conte, che hanno reso possibile una bella accoglienza, in maniera sinergica, al gruppo orchestrale, allo scrittore Rumiz ed al maestro Coretti-Kuret».

«Dopo un rapido bagno nel mare della nostra Scauri – rivelano i due amministratori – il gruppo si è diretto a Minturnae per partecipare ad una visita guidata a cura dell’Associazione Lestrigonia. A sorpresa, alcuni musicisti hanno effettuato una prova con i propri strumenti a fiato per “testare” l’acustica del Teatro Romano. È stato un pomeriggio emozionante, una bella esperienza, che ha fatto apprezzare le nostre realtà, grazie a un messaggio di pace e di speranza trasmesso da giovani di diverse nazionalità, uniti dalla passione per la musica».

«Confidiamo – concludono il Sindaco Stefanelli e l’Assessore Nuzzo – negli impulsi che provengono dal mondo della cultura e del turismo per promuovere sempre più le peculiarità del nostro patrimonio storico-paesaggistico, che non teme confronti».