Itri / Al via il convegno “Le musiche di Auschwitz”

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ITRI – Dalle barbarie di Auschwitz e di tutti gli altri campi di concentramento nazisti sono nate anche musiche, disperati inni alla vita al cospetto di segnali di morte irreversibile, melodie concepite con le lacrime e gli animi strappati, rimaste per oltre 70 anni nascoste al grande pubblico. Spartiti inediti, note musicali cariche di pathos ed emozioni indescrivibili composte da autori ebrei destinati alle camere a gas, che saranno presentati all’annuale convegno organizzato a Itri il 9 luglio prossimo, alle ore 18.30, dall’associazione di volontariato “Maria Santissima della Civita”, appuntamento che, di fatto, inaugurerà il fitto e – come sempre ricco – programma di festeggiamenti mariani del 21 luglio. Tema del convegno sarà “Le Musiche di Auschwitz”, un incontro culturale “dal profondo significato morale, civile e storico in onore della Madonna della Civita e, nello stesso tempo, voluto per tenere sempre vivo il ricordo della più grande tragedia di tutti i tempi, la Shoa”- spiega Amedeo Masella, consigliere delegato dell’associazione “Maria Santissima della Civita” e responsabile dell’iniziativa. Gli spartiti musicali salvati nei campi di concentramento – tema suggestivo, emozionante, ma fortemente drammatico, destinato a scuotere in ogni circostanza le coscienze di tutti gli uomini di buona volontà e a non gettare nel dimenticatoio i massacri di ieri e le tragedie di oggi – saranno al centro della tavola rotonda promossa per celebrare in maniera particolare il ventesimo anniversario dei convegni dell’associazione “Maria Santissima della Civita”, l’organismo responsabile della tutela dello storico Busto Argenteo della Vergine e degli ori votivi.

L’incontro – coordinato dal collega Orazio La Rocca, vaticanista del settimanale Panorama e del gruppo Espresso e collaboratore del mensile “San Francesco” edito dal Sacro Convento di Assisi – si svolgerà nella centralissima chiesa di S. Maria Maggiore, in concomitanza dell’ostensione serale del quadro della Madonna in Piazza Incoronazione. Delle “Musiche di Auschwitz” parlerà il maestro Francesco Lotoro (pianista, docente del Conservatorio di Foggia ed esponente della Comunità ebraica di Trani), che con passione, competenza e spirito di servizio ha salvato circa 5 mila spartiti composti da musicisti ebrei nei campi di concentramento di tutta Europa, a partire da Auschwitz-Birkenau, dove erano state organizzate apposite sezioni per internarvi compositori, cantanti, gruppi musicali (dal jazz al sinfonico, dal musical alle musiche sacre) di origini ebraiche che, prima di essere uccisi col gas e bruciati nei forni crematori, componevano musiche clandestinamente durante le nottate. Il maestro Lotoro fino ad oggi – grazie ad un lavoro di ricerca di diversi anni, da cui è nato anche un libro, “Il Maestro”, e un omonimo docufilm uscito in Francia e in Italia – ha recuperato un patrimonio musicale inedito di oltre 5 mila spartiti, che saranno custoditi in una Fondazione ad hoc in Puglia.

Nel convegno di Itri Francesco Lotoro parlerà della sua ricerca e farà ascoltare alcuni brani inediti. Tre anni fa, per il settantesimo anniversario della liberazione dei prigionieri superstiti di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche nel 1944, una parte di quelle musiche fu presentata all’Auditorium Parco della Musica di Roma con la partecipazione della cantante attrice tedesca Ute Lemper. Ad Itri invece interverrà la cantante Irene Fornaciari, la figlia di Zucchero “Sugar” Fornaciari, raffinatissima e intensa interprete in occasioni delle sue partecipazioni al festival di Sanremo, prima con il “Il Mondo piange” e, nel 2016” , con “Blù”. Nella chiesa di S.Maria Maggiore sarà, inoltre, esposta anche la mostra fotografica della famiglia del premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini di cui quest’anno ricorre il trentennale dello storico riconoscimento, esponente della Comunità ebraica italiana costretta all’esilio per sfuggire alle persecuzioni fasciste.

La mostra sarà inaugurata sabato pomeriggio alle 18. Piera Levi Montalcini, nipote del premio Nobel, domenica 9 parlerà del suo rapporto con la zia, raccontando alcuni aneddoti inediti sulla sua famiglia. Irene Fornaciari, oltre a parlare del suo rapporto con la Shoa, presenterà alcune canzoni dedicate al tema dell’accoglienza, della pace e della fratellanza, con una sorpresa: per la prima volta canterà dal vivo la storica “Auschwitz” di Francesco Guccini. Dal Vaticano, inoltre, padre Gianfranco Grieco, frate conventuale, inviato speciale dell’Osservatore Romano, scrittore e capo ufficio emerito del Pontificio Consiglio per la Famiglia della Santa Sede, parlerà delle visite dei papi ad Auschwitz e di figure care al mondo cattolico, come padre Massimiliano Kolbe e la suora ebrea-cattolica Edith Stein, trucidati dai nazisti insieme ai 6 milioni di ebrei. Il punto di vista ebraico sarà presentato dallo storico-ricercatore Osti Guerrazzi dello Fondazione “Museo della Shoa di Roma”. Ai relatori sarà regalato un bassorilievo ispirato alle Musiche di Auschwitz realizzato dallo scultore Vito La Rocca, allievo di Emilio Greco, tra i più grandi artisti del Novecento.

Un convegno, dunque, di altissimo significato per il ventennale dell’Associazione “Maria Santissima della Civita”, che – spiegano gli organizzatori – nel suo piccolo vuole essere una sfida per non dimenticare, anche in vista dei festeggiamenti patronali della Madonna della Civita, alla cui misericordia “vanno affidate tutte le vittime di ingiustizie, massacri, guerre, violenze di ogni genere di ieri, di oggi, di sempre”.