Formia / Crisi idrica, incontro Comune-Acqualatina. Sorgente di Conca insufficiente, ecco il quadro degli interventi per fronteggiare l’emergenza

Formia Politica

FORMIA – “Sulle responsabilità politico-gestionali di Acqualatina il nostro giudizio resta immutato ma ora è il momento di rimboccarsi le maniche per risolvere i problemi”. Così il Sindaco Sandro Bartolomeo a margine dell’incontro avuto stamani con la direzione tecnica di Acqualatina. All’ingegner Ennio Cima, il primo cittadino, accompagnato dagli Assessori Claudio Marciano e Marco Fioravante, ha chiesto di chiarire il quadro della situazione per quanto attiene il sistema di adduzione, i gap strutturali della rete, gli interventi che Acqualatina ha posto in campo per risolvere l’emergenza e il quadro degli investimenti per il futuro.

Il sistema idrico. In regime ordinario, le sorgenti di Capodacqua e Mazzoccolo pompano 1000 litri al secondo. Oggi, a causa della siccità, la portata è scesa a 780 litri a fronte di un consumo medio di 250 litri al secondo. Il deficit d’acqua alla sorgente, pesantemente aggravato dalla dispersione idrica, pari ad oltre il 60%, porta il bilancio in negativo. Il gestore ha spiegato che, al fine di garantire la piena funzionalità del sistema, bisogna recuperare circa 100-120 litri al secondo.

Gli interventi in corso. Per raggiungere la portata di almeno 80 litri al secondo che consentirebbe di limitare la riduzione controllata dell’acqua al solo orario notturno (dalle ore 00:00 alle 05:00), sono in corso le seguenti di attività:

  •  Recupero perdite. La riparazione di alcuni guasti (come quelli in via Solaro e via Cassio) ha consentito di approvvigionare in maniera costante i quartieri posti al di sopra della rete ferroviaria. Attualmente, le zone di via Cassio, San Remigio, Castellone alta, Rio fresco e Acqualonga non sono sottoposte a riduzione del flusso idrico. Il Comune ha chiesto al gestore di rafforzare l’impegno su questo fronte, ritenendo il recupero delle perdite una priorità assoluta nell’ottica di un pronto superamento dell’emergenza. “Acqualatina – spiega il Sindaco Bartolomeo – ipotizza di recuperare dall’attività un massimo di 20 litri al secondo. Noi, invece, riteniamo che si possa fare molto di più”. Ad ogni modo, alle due squadre attive sui territori di Formia, Gaeta e Minturno da lunedì se ne aggiungerà una terza. Il Comune ha offerto il supporto del suo ufficio tecnico.
  • Navi cisterna. Sono utilizzate per incrementare la portata dell’acqua. L’Amministrazione ha chiesto ad Acqualatina di utilizzare la condotta idrica che il Comune ha realizzato nel 2002 al Molo Vespucci e che potrebbe rendere da subito disponibile l’attracco di una seconda nave cisterna in modo da immettere in rete altri 30-35 litri al secondo. Il quantitativo andrebbe ad aggiungersi agli altri 30 litri garantiti dalla prima nave cisterna già operativa. “Gli alti costi di questo servizio – commenta l’Assessore alla Sostenibilità Urbana Claudio Marciano -, uniti alla non facile reperibilità sul mercato in un periodo di siccità diffusa, rendono questo strumento possibile solo in casi di estrema necessità e con una ricorrenza limitata. La priorità resta il recupero delle perdite”.
  • Ricerca altre fonti. Dal sopralluogo di stamani, è emerso che la sorgente di Conca non ha una portata rilevante. Andranno realizzate indagini più approfondite ma si tratta comunque di una soluzione di non brevissimo periodo che potrebbe essere attivata come fonte di approvvigionamento per usi civici (ad esempio, la pulizia delle strade e l’annaffiatura delle aree verdi pubbliche). 
  • Centrale di Capodacqua. La sorgente è interessata da interventi di potenziamento che si concluderanno a fine luglio e da cui dovrebbero essere recuperati ulteriori 10/15 litri al secondo.
  • Dissalatori. E’ stata discussa la possibilità di installare impianti per la dissalazione dell’acqua marina, da cui potrebbe derivare un recupero di ulteriori 45/60 litri al secondo. L’installazione degli impianti richiede almeno 30/40 giorni e sarebbe in ogni caso limitata al periodo estivo. Se ne discuterà la prossima settimana in una conferenza dei servizi cui prenderanno parte Prefettura, Comuni del territorio e Acqualatina. “In quella sede – sottolinea Bartolomeo – verificheremo il luogo dove installarli, considerati i rischi ambientali connessi a questo tipo di tecnologia e l’esigenza di tutelare il turismo della nostra città”.
  • Autobotti. Su richiesta del Comune, come previsto dal regolamento del servizio idrico, Acqualatina installerà un servizio sostitutivo tramite autobotti presso Largo Berlinguer (per la zona di San Pietro-San Giulio) e piazza Buonomo-Chiesa del Carmine (per la parte alta di via Vitruvio). Sono sempre attive le fontane di Vindicio e Largo Paone-Piazza Testa.

             L’obiettivo. “Attraverso l’integrazione di tutti gli interventi d’emergenza – spiega il Sindaco Bartolomeo – intendiamo arrivare a limitare l’interruzione del flusso idrico dalle ore 24 alle 5 del mattino e a prevedere la sola riduzione del flusso nei quartieri con più alta densità di strutture ristorative”.

Gli investimenti. Gli interventi in corso mirano a fronteggiare l’emergenza e a lenirne gli effetti sulla qualità della vita dei cittadini. “Ad Acqualatina – spiega Bartolomeo – abbiamo però chiesto di risolvere definitivamente il problema con un piano di interventi credibile che sia orientato su un orizzonte massimo di due anni”. Il gestore ha aggiornato il Comune sui lavori che sono stati già appaltati per la realizzazione di un nuovo campo pozzi presso l’area dei 25 Ponti, in territorio comunale di Formia. Sono in corso i sondaggi sulla portata. Anche nelle migliori ipotesi, comunque, l’utilizzo – ha chiarito Acqualatina – sarà possibile solo dopo l’estate. Acqualatina ha ricordato i cinque milioni di euro di lavori già appaltati che, entro il 2019, porteranno ad un incremento di 130 litri al secondo tramite il recupero e sostituzione delle condotte idriche fatiscenti. Dai lavori già in corso sui Comuni di Castelforte, Santi Cosma e Damiano,Spigno Saturnia e Gaeta dovrebbero derivare ulteriori 80 litri. “Siamo convinti – sostiene il primo cittadino Sandro Bartolomeo – che gli investimenti già programmati siano ancora insufficienti rispetto ai bisogni del territorio e che non possano bastare a garantire il reperimento della risorsa idrica perché andiamo incontro ad una fase di riscaldamento globale e non possiamo permetterci il lusso di perdere neanche una goccia. Chiederemo che Acqualatina provveda con almeno altri cinque milioni di euro di interventi sulla rete per arginare la dispersione ed incrementare ulteriormente i litri di recupero”.