Formia esclusa dal consiglio di amministrazione del Flag, è polemica

Formia Politica

FORMIA – Continuano ad essere vibranti le polemiche che si sono innescate dopo l’assemblea del Flag “Mar Tirreno Pontino e delle Isole Ponziane”, il consorzio pubblico privato che, autorizzato dalla Regione Lazio dopo l’esperienza del “Gac”, deve perseguire le finalità associative della valorizzazione delle zone costiere e della pesca. La Regione Lazio ha previsto un piano di interventi per un importo di un milione e 75mila euro, già disponibili grazie al Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e della Pesca (FEAMP) per il periodo 2014 -2020. Ma la decisione dei delegati dell’Amministrazione provinciale, della Confcommercio Lazio Sud e della Federpesca di abbandonare l’assemblea dei soci convocata per il varo del nuovo consiglio di amministrazione ha fatto non poco rumore. Si contestavano il mancato adeguamento dello lo Statuto del Flag rispetto al nuovo decreto legislativo che disciplina il suo funzionamento e la presunta ed irregolare convocazione nei confronti dei comuni di Minturno e Terracina, dell’ente Parco Riviera di Ulisse, della Camera di Commercio di Latina e della Coldiretti. Ad alimentare ulteriore polemiche sono i gruppi di opposizione dei “Centristi per Formia” e di “Generazione Formia” secondo i quali questo consorzio “non può essere usato come poltronificio per amici ma uno strumento utile per favorire sviluppo sostenibile di tutto il nostro Golfo in un momento assai difficile dal punto di vista economico e non solo. Questo finanziamento europeo è destinato allo sviluppo sostenibile delle zone di pesca ed acquacoltura, alle azioni e investimenti per lo sviluppo locale, alla valorizzazione dei prodotti locali e all’integrazione della filiera”. Per i “Centristi per Formia” e per “Generazione Formia” il “colpo di teatro” è avvenuto quando “il Comune di Formia (già membro del cda del Flag) rappresentato da Forza Italia con Salvatore Forte, delegato del Sindaco Bartolomeo del Pd, riesce nella grande manovra di far uscire il Comune di Formia dal consiglio di amministrazione per far entrare altri Enti…Che dire, un capolavoro di capacita tecnico-amministrativa-politica ai danni però delle numerose aziende formiane che ambivano giustamente a quei finanziamenti e che da 2 giorni non sono più rappresentate dal proprio Comune nel Cda che avrà un ruolo imponente in quanto vaglierà quali saranno i “progetti migliori” degni di essere finanziati. Tutto questo … per il bene di Formia? Nel frattempo in Comune sono tutti impegnati a far quadrare il rendiconto 2016 attenti però a nascondere il milione di euro di debiti fuori bilancio che purtroppo questa amministrazione ha creato e che gli ignavi cittadini dovranno pagare…”