Disordini in Venezuela, da Gaeta l’appello per il rimpatrio degli italiani

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GAETA – Un appello per facilitare il rimpatrio degli italiani in Venezuela è stato indirizzato nelle scorse ore all’ambasciatore Silvio Mignano, originario di Gaeta ed al presidente del parlamento europeo Antonio Tajani. La crisi economica ha messo in ginocchio molte famiglie italiane emigrate in quel paese ed i disordini in atto non promettono nulla di buono. Alle richieste di dimissioni del presidente socialista Nicolas Maduro si susseguono infatti le proteste di piazza delle opposizioni, oggi sfilate in silenzio e con le mani alzate. Secondo quanto riportano le agenzie di stampa nelle ultime ore si sono registrate 12 vittime, alcune nel corso di saccheggi. Il bilancio è in tre settimane di una ventina di morti e circa 1.300 arresti. Sono stretti i legami tra Gaeta ed il Venezuela. C’è chi possiede alberghi e chi fino a poco temo fa una fabbrica di scope. Lo stesso sindaco Mitrano è nato a Puerto La Cruz, in Venezuela, da una famiglia di emigranti, per poi rimpatriare a 10 anni insieme ai suoi genitori. Nella missiva Silvana Pavoncello (associazione Laziale Zuliana), Libero Mancini (Circolo Acli Gaeta) e Krizia Oddo Paoncello (esule venezuelana), tracciano un quadro drammatico della situazione e chiedono agli esponenti politici ed al diplomatico di stanziare al più presto le somme necessarie al rilascio del passaporto ed al rimpatrio. “L’attuale assistenza delle Associazioni degli Italiani in Venezuela – si legge – riesce a mala pena a supplire alle cure sanitarie e alimentari per la sussistenza in una notoria situazione di guerriglia cittadina a Caracas che rischia di precipitare di una guerra civile nazionale”. Di qui la richiesta di incrementare i fondi alla Associazione Laziale Zuliana del Venezuela di attivare la Croce Rossa Nazionale e Internazionale.