Formia / Voto di Scambio, rinvio tecnico al 18 maggio

Cronaca Formia

FORMIA – Stenta ad entrare nel vivo il processo in cui il riconfermato sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, insieme all’ex responsabile dell’ufficio igiene ed ambiente del comune Gino Forte, è indagato in concorso per abuso d’ufficio e, soprattutto, per voto di scambio relativamente agli incarichi affidati subito dopo le elezioni amministrative della primavera 2013 alla società “Impero Romano” per la pulizia e manutenzione delle spiagge libere. L’udienza preliminare, che vede tra gli imputati anche il titolare dell’impresa “Impero Romano” Gennaro D’Angiò, di fatto, ha preso il via dal punto di partenza dopo che è cambiato il nome del Gup, Salvatore Scalera al posto di Valerio Lanna.

Pendente c’era la questione della richiesta di costituzione di parte civile di tre attivisti di Formia del Movimento Cinque Stelle attraverso l’avvocato Paolo Sciorto. Sinora non era stata mai discussa in quanto l’ex Gup Lanna aveva chiesto i verbali di chiusura delle operazioni elettorali alle amministrative del comune del 2013 per verificare se ci fossero o meno i tempi – la normativa prescrive un termine massimo di tre anni – per avanzare una simile istanza in un processo in cui campeggia un reato elettorale. Ora la documentazione del Comune è arrivata al Tribunale di Cassino e il Gup Scalera ha chiesto alle parti – Bartolomeo e Forte sono difesi rispettivamente dagli avvocati Luca Scipione e Giuseppe Masiello mentre D’Angiò dall’avvocato Giovanni Valerio – un rinvio tecnico al 18 maggio per valutare la richiesta di costituzione di parte civile del M5S.

Intanto è probabile che alla prossima sessione dell’udienza preliminare chiederà di essere ascoltato l’ex caposezione Gino Forte: è interessato a dimostrare di aver operato, in qualità di dirigente, in completa autonomia, senza alcuna pressione da parte della politica, di aver incaricato la società “Impero Romano” di svolgere di nuovo un servizio espletato tra il 2001 ed il 2003.

Insomma la politica non c’entra, a differenza di quanto ipotizza invece il sostituto procuratore Roberto Nomi Bulgarini secondo il quale la ditta “Impero Romano” sarebbe stata gratificata di questi incarichi diretti per il ruolo svolto in prima persona da D’Angiò durante la campagna elettorale nello staff organizzativo del candidato sindaco del centro sinistra Sandro Bartolomeo. Il riconfermato primo cittadino e Gino Forte intanto vogliono un processo tempestivo per dimostrare la loro estraneità a tutte le accuse loro mosse e, in quest’ottica, starebbero meditando di essere eventualmente processati con la formula del rito abbreviato.

Saverio Forte