Formia / Crisi politica, Eleonora Zangrillo: “Sono serena, è l’ora di un governo credibile”

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FORMIA – Ha rifiutato seccamente l’etichetta di essere la mandante di un omicidio politico e tantomeno di aver manipolato qualcuno. Si è dichiarata poi essere “totalmente serena” e di essere pronta a dar vita ad un’esperienza politica e umana nuova per ridare a Formia, alle amministrative del 2018, un nuovo e più credibile governo. Questi sono stati alcuni dei concetti espressi nella conferenza stampa di stamattina dall’ex vice-sindaco e assessore alle Opere Pubbliche Eleonora Zangrillo ad una settimana dalle polemiche dimissioni del sindaco Sandro Bartolomeo e, ancor prima, dalla mancata approvazione del bilancio di previsione a causa dell’imprevisto “distinguo”, in sede di votazione, di Mattia Zannella, uno dei due consiglieri comunali eletti nella sua lista, “Ripartiamo Insieme”. La Zangrillo non era affiancata, per la cronaca, dai consiglieri comunali in carica della lista “Ripartiamo Insieme”, Mattia Zanella e Mauro Delle Donne, ma ha voluto subito respingere al mittente l’accusa principale di essere un’”abile trasformista”.

“Rispetto a tanti altri colleghi non ho mai voluto mettere la polvere sotto il tappeto. Non l’ho fatto ora e tantomeno nel 2007 – ha voluto così replicare al sindaco Bartolomeo che l’ha accusata di lasciare le maggioranze di cui ha fatto parte ad un anno dalla conclusione del proprio mandato amministrativo – Allora fui l’unica contraria per l’affidamento all’Ama servizi del ciclo dei rifiuti e, per coerenza, mi dimisi da giovanissima presidente del consiglio comunale perché avevo nutrito alcuni dubbi, poi risultati tutti fondati, su una decisione che avrebbe creato non pochi problemi e disagi al servizio e alle casse dell’ente. Le mie riserve – ha aggiunto la Zangrillo nella conferenza stampa del “Caffè Tirreno – le ho esternate anche in occasione dell’affidamento alla “Cofely” dell’incarico di gestione e manutenzione del territorio cittadino. Io votai contro, altri dirigenti di primissimo piano della maggioranza (il riferimento è andato all’ex consigliere comunale e ora coordinatore del primo circolo del Pd, Francesco Carta,ndr) preferirono nascondersi…astenendosi”.

Insomma alla Zangrillo un passatempo che proprio non piace è quello di giocare a nascondino e ci ha tenuto a precisare come il determinante voto contrario di Zannella al bilancio di previsione nel consiglio della scorsa settimana sia “figlio” di un malessere provocato da una scarsa attenzione della Giunta per la manutenzione e gestione delle periferie formiane: ” Erano anni che il consigliere Zannella era stanco di ricevere promesse che poi non venivano mantenute. Fortunatamente esistono ancora sensibilità politiche che vogliono dare risposte, immediate e concrete, al proprio elettorato. Nel giorno del consiglio comunale – ha rivelato l’ex assessore Zangrillo – il sindaco Bartolomeo cercava da me rassicurazioni sul voto finale alla delibera sul bilancio. Gli ho risposto tranquillamente che potevo contare sul nostro apporto. Poi la dichiarazione contraria del consigliere Zannella ha sorpreso anche me. Di certo, non posso mettere la museruola a nessuno…”

Il definitivo “divorzio” politico della Zangrillo dal resto della maggioranza è stato, inoltre, sancito – a suo dire – dalle pesanti accuse di tradimento contenute in un documento del risicato centro sinistra formiano. Un sottile cordone ombelicale – secondo l’ex assessore alle Opere Pubbliche – esisteva ancora, poi sono comparsi i titoli di coda ad un brutto film dopo aver letto in quella nota gli aggettivi “codardi, vili ed irresponsabili” nei confronti degli autori dello scioglimento del consiglio comunale di Formia e, di conseguenza, al via ad una lunghissima gestione commissariale del comune. L’ex vice-sindaco ha rinnovato, inoltre, le sue accuse alla sua ex maggioranza di “doppiopesismo”, nel senso di essere stata “lapidata” per sole “due assenze” ai lavori dell’esecutivo mentre è finita subito nel dimenticatoio la mancata approvazione del bilancio “da parte di altri due colleghi (gli assessori Maurizio Tallerini e Claudio Marciano,ndr”).

Eleonora Zangrillo, infine, ha preferito mantenere per ore la bocca ermeticamente ben cucita quando è stata interrogata sul suo futuro politico, se è vero che parteciperà alle primarie del centrodestra per la scelta del candidato a sindaco o addirittura sarà direttamente investita dell’incarico per conto di uno schieramento di cui ha fatto parte a più riprese, sia a livello locale che provinciale. Anche perché ha vestito in questi giorni con successo sinora i panni di Abramo. Quello biblico era stato messo alla prova nel tentativo di immolare il figlio Isacco. A Formia gli angeli del Signore non volano più da tempo e il coltello impugnato ha colpito il bersaglio preferito.

Saverio Forte