Formia / Collaudo del Multipiano delle Poste, no della giunta

Formia Politica

FORMIA – Tutti contro tutti. Con questo clima il consiglio comunale di Formia si appresta ad approvare giovedì pomeriggio il bilancio di previsione 2017 ma non mancano quotidianamente i colpi di scena. Nella seduta di lunedì mattina, la terza per la precisione, della commissione bilancio era motivo d’interesse la diffida con cui l’amministratore unico della “Multipiano del Golfo”, Williams Di Cesare, ha chiesto all’intero consiglio comunale di prevedere nel prossimo documento contabile dell’ente 491mila euro, più Iva, per gli interessi maturati a causa del tardivo collaudo del parcheggio multipiano di piazzale delle Poste realizzato proprio dalla “Multipiano del Golfo” su richiesta dalla fallita Formia servizi spa.

C’era molta attesa per conoscere i pareri scritti sollecitati all’unanimità dei componenti della commissione alla segretaria generale Rita Riccio e al dirigente dell’avvocatura comunale Domenico Di Russo in ordine alla milionaria richiesta dell’imprenditore Di Cesare. L’annuncio di Di Russo ha “spiazzato” le forze politiche e, soprattutto, quelle dell’opposizione centrista di Idea Domani e di “Centristi per Formia”: “Il mio parere a questo punto è inutile ed ininfluente perché la Giunta sta per approvare la non approvazione del collaudo tecnico-amministrativo del parcheggio multpiano”. E così è stato.

L’esecutivo di centrosinistra quasi contemporeamente rigettava le conclusioni cui è giunto nel giugno 2016 il tecnico incaricato dallo stesso comune di Formia, l’ingegnere milanese Antonio Turco, di riconoscere alla “Multipiano del Golfo” un milione e 900mila euro per i lavori regolarmente effettuati e completati nel 2009 e puntualmente fatturati. La Giunta ha adottato questa delibera sulla scorta di diversi e importanti spunti. Innanzitutto una sentenza del Consiglio di Stato, ribaltando un precedente provvedimento del Tar del Lazio, afferma chiaramente che la proprietà del parcheggio multipiano di piazzale delle Poste è della curatela fallimentare e non del comune. E’ stato allegato, poi, il contenuto di una recente archiviazione disposta nell’ambito di un procedimento penale dal Gup del Tribunale di Cassino nei confronti del sindaco Sandro Bartolomeo e del dirigente Sisto Astarita, accusati dall’amministratore della “Multipiano del Golfo” di aver autorizzato l’apertura nel corso di questi anni dell’infrastruttura in assenza di un collaudo. Il Gup del Tribunale di Cassino, recependo la tesi della stessa Procura, ha sostenuto che il parcheggio ha sempre beneficiato di un collaudo statico. Quello tecnico-amministrativo è stato chiesto per verificare il reale costo dell’opera. E, infine, la non approvazione del collaudo dell’ingegner Turco è “figlia” della sentenza del Consiglio di Stato. Il curatore fallimentare dell’ex Formia servizi spa, l’avvocato Gianmarco Navarra, ha inviato di recente al comune una diffida a non approvare il collaudo del parcheggio perché il bene non gli appartiene più… ricordando pure che, in caso contrario, gli avrebbe inoltrato una richiesta danni nel rispetto degli altri creditori della fallita Formia servizi.

In questa situazione di grave e grande confusione, la “Multipiano del Golfo”, peraltro in fase di liquidazione, starebbe valutando di rivolgersi di nuovo alla magistratura penale non escludendo clamorose iniziative di protesta in vista del consiglio comunale di giovedì quando l’approvazione di una “pioggia” di debiti fuori bilancio di sicuro salterà. In commissione bilancio oggi la dirigente del settore finanziario del comune, Tiziana Livornese, non ha voluto rilasciare il proprio parere su diversi impegni di spesa avallati senza alcuna copertura finanziaria mentre i singoli consiglieri si agitavano per presentare un emendamento “ad hoc” per un contributo speciale per la parrocchia “X” o per banda musicale “y”. Anche perché l’orchestra continua a suonare mentre il Titanic affonda…

Saverio Forte