Minturno / Mancato accesso al Castello Baronale, l’Ismef denuncia il sindaco Stefanelli

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MINTURNO – Il sindaco Gerardo Stefanelli è stato denunciato dal presidente dell’Ismef, Antonio Valente, per i reati di violenza privata ed esercizio arbitrario delle funzioni. Si aggiunge un nuovo capitolo alla già complicata vicenda che vede contrapporsi il Comune di Minturno e l’Istituto di formazione per le professionalità nautiche, in merito alla risoluzione della convenzione per la gestione e l’utilizzo dell’ex fabbrica Sieci.

In particolare, questa volta oggetto del contendere – come già scritto nei giorni scorsi – è l’accesso al Castello Baronale, la cui convenzione è scaduta il 17 gennaio. Nei giorni scorsi, gli operai incaricati dall’ente di formazione non sono potuti entrare all’interno dell’antico maniero. L’Ismef aveva richiesto di poter accedere per poter smontare porte, infissi e addirittura l’ascensore. Secondo quanto scrive Valente nella denuncia presentata ai carabinieri di Cassino, «non sono stai notificati atti costituenti titolo esecutivo per il rilascio del castello né giudiziali né amministrativi» e inoltre «non vi è stata sostituzione delle serrature ma l’apposizione di una catena con lucchetto che impedisce l’apertura del cancello e l’accesso alle sale e agli uffici dell’Ismef». Valente minaccia anche un maxi risarcimento nel caso in cui non venissero erogati gli stanziamenti statali a causa della mancata consegna dei materiali del castello.

Da parte sua, l’amministrazione comunale già nella giornata di oggi affiderà l’incarico a un legale per occuparsi appositamente del caso Ismef, sia per le questioni civili, riguardanti l’altro contenzioso per la rescissione anticipata della convenzione trentennale sull’ex Sieci avviata dal commissario prefettizio Bruno Strati e confermata dalla giunta Stefanelli, sia per quelle penali. Nelle intenzioni quella di agire con un procedimento d’urgenza per riaprire il Castello Baronale prima dell’estate.

«Per mesi – replica il sindaco Stefanelli – le Pec inviate dal Comune sono state ignorate. Le raccomandante mandate indietro. La sede ‘reale’ dell’Ismef introvabile. E soprattutto dopo che il Comune da ben due mesi invita gentilmente l’Ismef a lasciare i locali definitivamente per cessato comodato a scadenza naturale. Le velate minacce dell’Ismef – conclude – non impediranno ai cittadini di tornare a fruire totalmente del Castello Baronale».