Sperlonga / Operazione Tiberio, accolta la richiesta del processo con rito immediato

Cronaca Sperlonga

SPERLONGA – A due mesi, ormai, dai clamorosi arresti, l’operazione “Tiberio” ha conosciuto una svolta importante: il Gip del tribunale di Latina Giuseppe Cario, dopo un mese di attesa, ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Valerio De Luca di far celebrare il processo con il rito immediato nei confronti del sindaco di Sperlonga e due volte presidente della Provincia Armando Cusani, il principale imputato di un’organizzazione in grado di pilotare l’esito di alcuni appalti pubblici a Sperlonga ma anche a Priverno e a Maenza. La data di inizio del processo è stata fissata al prossimo 16 maggio.

Con l’accoglimento della richiesta della Procura nei confronti di Cusani, alla luce di un quadro probatorio cristallizzato e arricchito dalle dichiarazioni dell’imprenditore di Nettuno Giuseppe Ferrazzano, la difesa del sindaco di Sperlonga chiederà formalmente l’attenuazione della misura detentiva o addirittura la sua revoca in vista dello svolgimento del dibattimento dove dovrà difendersi – caduta l’ipotesi dell’associazione a delinquere – dalle accuse di turbativa d’asta e corruzione.

La strategia difensiva del (sospeso) sindaco di Sperlonga aveva giù presentato un ricorso in Cassazione contro il provvedimento del Tribunale del Riesame che a fine gennaio ha confermato il castello accusatorio contenuto nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Cario nei riguardi di Cusani e di altre nove persone tra dirigenti del comune di Sperlonga, Prossedi e Priverno e imprenditori. Le motivazioni del giudici della Libertà, Laura Previti, Maria Teresa Cialoni e Imma Imperato, avevano descritto “la totale ingerenza del sindaco Cusani sulle singole pratiche ma anche sulle modalità e priorità dell’ufficio comunale”. Intanto è tornato completamente in libertà, dopo aver beneficiato dei domiciliari, l’imprenditore di Nettuno Mauro Ferrazzano, uno dei dieci indagati nell’ambito dell’operazione “Tiberio”.

Lo stesso gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario ha accolto la richiesta dei suoi legali secondo i quali non sussistono le esigenze per la sua detenzione che si sono attenuate anche per le dichiarazioni confessorie dell’indagato che davanti il sostituto Valerio De Luca aveva chiamato in causa anche gli altri arrestati, in testa Cusani, offrendo nuovi elementi nuovi all’inchiesta tuttora in corso.

Saverio Forte