Gaeta / Panapesca, Crocco: “Solo fumo, nessuna garanzia per i lavoratori”

Gaeta Politica

GAETA – “Apprendiamo dalla stampa dell’ultimo incontro voluto dall’Amministrazione di Gaeta per promuovere la presunta riconversione del sito dell’ex Panapesca in un centro commerciale. Prescindendo dal fatto che tale iniziativa ha tutta l’aria di rappresentare l’ennesima trovata elettorale, alla quale probabilmente non seguiranno atti concreti di nessun genere, ci sembra doveroso fare alcune considerazioni sulla natura del progetto e su quanto accaduto finora”. A dichiararlo è il candidato a sindaco di Rifondazione Comunista, Benedetto Crocco.

Benedetto Crocco
Benedetto Crocco

“La crisi dello stabilimento – prosegue – si è protratta a lungo tra farse e immobilismo di questa Giunta e di quante l’hanno preceduta. Gli ultimi amministratori ne hanno anzi assecondato di fatto lo smantellamento, favorendo ed incoraggiando la proprietà nell’ottica di future speculazioni. L’esatto contrario di quanto proponiamo nel nostro programma e suggeriamo da tempo per tutelare il lavoro, ovvero negare ogni atto amministrativo o concessione in favore dei padroni che annunciano ridimensionamenti, licenziano o non rispettano gli accordi, anche sfruttando il proprio peso negli enti in cui il Comune è rappresentato quali l’Autorità Portuale.

In ogni modo strumenti amministrativi attuali più efficaci per creare lavoro con garanzie e reinserire gli ex dipendenti che lo hanno perso, proprio a partire da casi come Panapesca e Italcraft, esistono e fanno parte dalle proposte da noi elaborate e che attueremo se vinte le elezioni. Tali lavoratori infatti potranno essere assunti da un’azienda speciale comunale, affiancata da un loro organismo di controllo, che del bene comune gestisca numerosi servizi per la città e per il turismo ad oggi dispendiosamente privatizzati o addirittura inesistenti, oppure potranno usufruire di apposito fondo e assistenza legale offerti dal Comune qualora intendessero acquisire, recuperare, riconvertire del tutto o in parte le attività produttive in crisi o fallite. Numerosi sono oramai pure in Italia esempi virtuosi di questo genere. Non è dato sapere invece con che tipo di contratti verrebbero eventualmente inquadrati gli ex dipendenti Panapesca nel nuovo centro commerciale, visto che in questo settore si manifesta purtroppo uno dei massimi livelli di sfruttamento e mancanza di diritti.

La soluzione proposta da Mitrano rischierebbe di causare inoltre la perdita di altri numerosi posti di lavoro locali. Per anni ho gestito io stesso un’attività commerciale e conosco bene la grave crisi che conosce il settore del piccolo commercio, soprattutto nella nostra città. L’apertura di un grande centro risulterebbe devastante per il tessuto commerciale di Gaeta, provocando indubbiamente la chiusura di numerose altre attività che sono già in affanno e non reggerebbero alla concorrenza. Tutto senza considerare gli effetti sicuramente pesantissimi sulla viabilità che comporterebbe l’apertura di un grosso centro commerciale proprio a ridosso dell’ingresso cittadino, in un tratto ove il traffico veicolare nei mesi estivi raggiunge già livelli intollerabili.

Anche in questa circostanza l’amministrazione Mitrano si conferma in tutta la sua demagogia e nell’unico costante obiettivo di tutelare ristretti interessi e privilegi a discapito della città, dei lavoratori e delle classi popolari. Purtroppo il silenzio degli altri candidati sull’argomento, l’operato delle precedenti amministrazioni e la mancanza di proposte concrete anche su questa vicenda come sul lavoro in genere, mostrano ancora una volta che le differenze tra Mitrano e i suoi sfidanti sono solo apparenti. La nostra proposta politica si conferma quale l’unica alternativa reale alle politiche liberiste e la nostra candidatura come l’unica Sinistra autentica presente a Gaeta nel prossimo confronto elettorale”.