Castelforte / Piano Emergenza Comunale, Cardillo: “Nessuna bocciatura, solo integrazioni”

Castelforte Politica

CASTELFORTE – “Il Piano di Emergenza Comunale di Castelforte non è stato bocciato ma ci sono state chieste solo alcune integrazioni. Ancora una volta la minoranza ha perso una buona occasione. Peccato, peccato davvero che i toni e lo stile siano sempre quelli da campagna elettorale nonostante l’appello ad un confronto più moderato”. E’ la replica del sindaco Giancarlo Cardillo alle accuse dei consiglieri comunali di opposizione del gruppo Castelforte Democratica.

Ma vediamo quali integrazioni sono state richieste al Comune. Gli Uffici preposti hanno richieste rettifiche che hanno riguardato i seguenti punti:
– Funzioni di supporto
Le linee guida stabiliscono che un unico responsabile può assumete le responsabilità di una o più funzione di supporto a seconda della dimensione del Comune.

In comuni con popolazione < 5000 abitanti le 9 funzioni di supporto devono essere ripartite in modo da avere solo tre responsabili (Sindaco – Referente Servizi Tecnici- referente Volontariato), nel piano approvato erano state indicate più figure ora ridotte a tre
– Stati di allertamento e procedure operative
Sono state revisionate in modo da conformarsi a quanto dettato dalle linee guida
– Edificio individuato come sede del Centro Operativo Comunale (COC)
Nel piano approvato è stata indicata come sede del COC la sede comunale. Si è ritenuto opportuno spostare tale sede nell’edificio scolastico sito in Via A De Gasperi, plesso Francesco Petronio, in quanto sito fuori dall’aggregato urbano storico.
– Le cartografie allegate, già conformi a quanto richiesto, risultava mancante della cartografia del Rischio sismico che è stata allegata in questa fase, adeguandola alle ultime indagini effettuate.

“Insomma –puntualizza il consigliere comunale Michele Saltarelli- come è facilmente comprensibile, anche solo ad una sommaria analisi, non c’è stata alcuna bocciatura ma solo ed esclusivamente la richiesta di modeste puntualizzazioni che abbiamo già provveduto a fornire a chi di competenza. Il Piano d’Emergenza Comunale, infatti, -prosegue il consigliere Saltarelli- è uno strumento dinamico, e quindi suscettibile di continue modifiche, ed è appunto ciò che è stato fatto inserendo quanto richiesto dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile con una specifica nota. Tutto qui e niente altro”.

Per fare sintesi
Le risorse umane previste erano in soprannumero, ovvero erano individuate più figure rispetto a quanto previsto, ritenendo opportuno suddividere ulteriormente le mansioni, che a questo punto saranno per garantite all’interno una più agile organizzazione del personale dipendente.

La Diga di Suio è riportata ed individuata come elemento critico già nella parte introduttiva, inoltre il rischio idrogeologico è ampiamente affrontato anche attraverso l’indicazione della minaccia dell’esondazione del Fiume Garigliano, individuata con idonea cartografia.

La Centrale Nucleare ha un suo piano d’emergenza, e la presenza della centrale è comunque annoverata tra le minacce di incidente. Tutte le procedure di attivazione del Piano sono state attentamente valutate ed adeguate alle linee guida.