Itri / Motociclista quarantunenne esce dal coma a tre mesi dall’incidente

Cronaca Itri

ITRI – E’ fuori pericolo S. Vaccaro, il 41enne motociclista di Napoli rimasto vittima di un tremendo impatto lo scorso 13 novembre al chilometro 118,800 della strada regionale “Valle del Liri” tra Itri e Campodimele. L’uomo fortunatamente è uscito dal coma profondo nel quale era finito subito dopo il rovinoso fuoristrada sinistro in sella alla sua moto. Ma la Procura della Repubblica di Cassino ha appurato un altro inquietante aspetto: l’incidente stradale è stato provocato dall’impatto di un un’auto in transito in senso contrario, una Fiat 500, il cui conducente, anziché fermarsi e prestare i primi soccorsi, è fuggito. A renderlo noto è l’avvocato Luca Vaccaro che, fratello della vittima del pauroso incidente, ha chiesto ed ottenuto la condivisione di questa ricostruzione da parte della stessa autorità giudiziaria. Alla luce, però, della mancanza di elementi che possano far risalire alla individuazione del responsabile dell’investimento, il Gip del Tribunale di Cassino ha dovuto archiviare il caso che potrebbe essere riaperto solo se dovessero spuntare testimonianze o particolari forniti da chi avesse assistito in qualche modo all’impatto piratesco”. S. Vaccaro, subito dopo il tremendo impatto con l’asfalto, era stato elitrasportato presso l’ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina dove, nonostante le condizioni disastrose che hanno fatto disperare per il suo recupero, inizialmente , “i medici – ha commentato l’avvocato Luca Vaccaro – hanno compiuto il ’miracolo’, consentendo l’attuale trasferimento, per la ripresa totale dell’intero suo ciclo biologico, presso una struttura specializzata di Pozzilli, in provincia di Isernia. Si spera ora per raggiungere il terzo obiettivo, che faccia ragione di un assurdo caso di pirateria stradale, che qualche eventuale testimone che abbia assistito alla fuga del veicolo investitore, senta il dovere civico di fornire la propria testimonianza, che vada ad aggiungersi agli indizi già raccolti, ai rilevamenti effettuati dalla pattuglia della Polstrada di Terracina, fatta intervenire, subito dopo l’incidente, dal comandante del distaccamento, Giuliano Trillò, per favorire la riapertura del caso che ha tenuto in ansia per tre mesi, oltre ai familiari del centauro, l’intera comunità di Itri.

ORAZIO RUGGIERI