Formia / Decesso nella villetta di Santo Janni, incidente probatorio rinviato

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FORMIA – Il prossimo 11 aprile si saprà come è morto Giuseppe Langella, l’autotrasportatore di 52 anni trovato misteriosamente privo di vita il 3 dicembre scorso all’interno della villetta che occupava, insieme al suo amico, il 41enne Andrea Tamburrino, in via Giovenale, in località Acquatraversa, a Formia. In questa data, stabilita dal Gip Massimo Lo Mastro, sarà ultimato l’incidente probatorio chiesto dalla difesa ed iniziato in occasione dello svolgimento dell’autopsia sul cadavere della vittima.

Il medico legale, nominato dal Tribunale di Cassino Daniela Lucidi, nell’udienza di martedì ha chiesto ed ottenuto una proroga che, finalizzata a compiere ulteriori e specifici esami tossicologici, dovrà accertare il tipo di lesioni che ha provocato il misterioso decesso dell’autotrasportatore formiano. All’incidente probatorio vi stanno partecipando, in forma di contradditorio, anche i consulenti di fiducia del Sostituto Procuratore Chiara D’Orefice, della difesa e della parte civile, rispettivamente Alessandro Mariani, Giancarlo Pacilio e Filippo Marino, tutti interessati a capire se Langella sia stato vittima di un incidente domestico o, peggio ancora, di un omicidio.

Di certo, Langella è morto per un colpo trovato sul capo, forse al termine di una lite con Tamburrino, ma l’autopsia, compiuta il 9 dicembre presso l’obitorio dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino, non aveva risolto completamente il rebus chiave di questa misteriosa vicenda. Nella notifica ricevuta dal Gip a presenziare all’incidente probatorio le parti ora hanno appreso per la prima volta un aspetto significativo: Andrea Tamburrino, dal 22 dicembre scorso rinchiuso nel carcere di Cassino per un cumulo di pena, è ora indagato per omicidio volontario con le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Formia che non si sono mai fermate.