Fondi / Riuscito lo sciopero al Mof di Fondi, fissato a lunedì l’incontro con la “Millennium”

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FONDI – Riuscito lo sciopero al Mof di Fondi proclamato per questa mattina dalla Uiltucs Uil. Di seguito il comunicato del sindacato guidato da Gianfranco Cartisano. Alle aziende chiamate in causa va ovviamente ogni diritto di replica. “Lo sfruttamento, le condizioni critiche del lavoro, le modalità di pagamento, i licenziamenti ingiustificati ed il mancato rispetto delle regole contrattuali oggi lo abbiamo gridato e manifestato con tanti lavoratori e lavoratrici anche fuori del recinto del MOF se questo impedimento e stato la soluzione per Millennium e la MOF spa per noi NO! E’ stato importante manifestarlo indipendentemente dal luogo, per la Uiltucs Latina i fatti sono e rimangono gravi anche se il luogo del sit-in è stato nella zona antistante al MOF.

Gianfranco Cartisano
Gianfranco Cartisano

Abbiamo invitato nuovamente l’amministratore delegato Luigi Peppe al confronto, abbiamo nuovamente gridato che il prezzo della crisi del MOF non è scaricabile sui lavoratori, abbiamo sostenuto che i lavoratori debbono essere parte attiva di un rilancio vero, e non l’ultimo anello debole, gli enti preposti parte pubblica e parte privata debbono cambiare passo prima del ” COLLASSO MOF” bisogna accelerare, questo hanno chiesto oggi i lavoratori, le nostre famiglie non possono vivere di incertezza e difficoltà, il tutto causato da alcuni faccendieri che interpretano il lavoro in modo distorto e solo per profitto, e’ partito oggi un segnale chiaro a tutti, le maestranze non vogliono il declino del MOF, il rilancio lo vogliamo presto! altrimenti potrebbe essere troppo tardi, sono queste le affermazioni dei tanti giovani, donne oggi presenti alla manifestazione della Uiltucs Latina.
Stupisce la latitanza del Comune di Fondi nonostante l’invito dei lavoratori ufficializzato dalla Uiltucs Latina nel quale si chiedeva la presenza al fine di capire la vera realtà che si vive nel MOF, oltre ad avere l’opportunità di far capire alla giunta comunale che insieme si potrebbe condividere un percorso comune prima del collasso del “GIGANTE VERDE di Fondi”. Purtroppo come Uiltucs Latina contestiamo l’ assenza del Comune di Fondi, come già avvenuto in altre circostanze che lasciano intendere la non vicinanza al problema, accentuando l’opinione dei lavoratori ancora oggi riscontrata e della Uiltucs Latina, la non presenza rimane un atteggiamento solo di parte.
Dopo il presidio sotto la palazzina direzionale, tornando davanti i cancelli della Millennium su viale piemonte abbiamo trovato le bandiere e striscione staccati e gettati sull’asfalto, non si affrontano cosi i problemi! a seguire durante l’incitato slogan ” AL CONFRONTO” abbiamo ricevuto la volontà della controparte Millennium di una riunione proposta dalla MOF SPA per Lunedì 13 alle ore 15.00, abbiamo subito confermato il colloquio che avverrà nella palazzina del centro agroalimentare, lunedì andremo con le nostre proposte e principi affermati dai tanti lavoratori oggi intervenuti, lo sciopero ed il problema è stato sentito, le tematiche debbono e vanno affrontate nel giusto modo e non interpretando il lavoro come viene usato da molti operatori interni al MOF.
Ringraziamo le forze dell’ordine e soprattutto il Commissariato di Fondi la Questura di Latina che ha saputo gestire con grande professionalità il BRACCIO DI FERRO tra MOF e Uiltucs Latina su interpretazioni errate e comunicate dalla MOF SPA sul diritto allo sciopero, relative alla Commissione di Garanzia su servizi di pubblica utilita’, oltre al ringraziamento per l’assistenza dedicata oggi nella manifestazione, grazie dai lavoratori alle forze dell’ordine.
Auspichiamo un tavolo condiviso e partecipato, senza latitanza di soggetti che dovrebbero essere parte attiva nonchè il Comune di Fondi. Il messaggio di oggi e’ stato forte chiaro e deciso, esistono problematiche sui lavoratori, purtroppo da molto tempo al MOF ed ancora oggi persistono, ognuno per il proprio ruolo deve affrontare prima del collasso definitivo, non possono subirlo la parte più debole, lavoratori e lavoratrici”.

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