Ex Colonia Di Donato

Formia / Sequestro Ex Colonia Di Donato, l’Ipab si costituirà parte civile

Cronaca Formia

FORMIA – L’attuale gestione commissariale dell’Ipab della Santissima Annunziata si costituirà parte civile, probabilmente insieme alla Regione Lazio, in un eventuale processo nei confronti delle dieci persone indagate dalla Procura di Cassino nell’ambito del progetto di riqualificazione – sospeso da anni – dell’ex colonia Di Donato a Formia, sequestrata mercoledì mattina, unitamente agli attigui terreni, dagli agenti del gruppo di Finanza della Guardia di Finanza.

L’ha annunciato la nuova commissaria dell’ente di derivazione regionale, Luciana Selmi, la stessa funzionaria – e primancora il suo predecessore Giovanni Agresti – che aveva inviato un esposto conoscitivo dopo le difficoltà riscontrate dalla Regione a contabilizzare i reali interventi realizzati rispetto al contributo, oltre un milione di euro, concesso dalla Regione per il recupero dello storico immobile di via Olivetani.

Gli inquirenti hanno già accertato una serie di irregolarità e difformità riscontrate nella esecuzione dei lavori e con il sequestro cautelativo dell’altro giorno vogliono capire la destinazione della parte rimanente del finanziamento che potrebbe aver alimentato la nascita e la gestione di una fondazione istituita dal vecchio corso dell’Ipab della Santissima Annunziata. I suoi ex responsabili, l’ex dirigente regionale Raniero De Filippis, i vari responsabili unici del procedimento e i direttori dei lavori che si sono succeduti tra il 2011 ed il 2014 sono indagati, a vario titolo, per peculato, frode nelle pubbliche forniture, falsità ideologica e truffa.

C’è un filone dell’inchiesta che potrebbe conoscere importanti sviluppi: due dirigenti della ditta di Formia, vincitrice dell’appalto, sono indagati anche loro per aver realizzato lavori di valore nettamente inferiori all’importo e per eseguito indagini statiche sull’immobile non previsti dal capitolato.

Intanto il sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo, nominato custode giudiziale, ha chiesto e ottenuto dalla Procura di Cassino di poter continuare a tenere aperto il parcheggio sottostante l’ex colonia Di Donato per esigenze di pubblica utilità legate alla viabilità e per venire incontro alle esigenze del quartiere di Castellone, area a forte densità demografica e urbanistica su cui insistono due istituti scolastici.

Saverio Forte