Nucleare, la centrale del Garigliano al centro della 16^ puntata di “Vista sul Golfo”

Ambiente Castelforte Santi Cosma e Damiano

SANTI COSMA E DAMIANO – Ma le comunità del Golfo e dell’alto casertano sono a conoscenza di un piano di emergenza relativo alla centrale nucleare del Garigliano? I sindaci del “cratere” hanno svolto con compiutezza sinora il loro ruolo per informare i rispettivi cittadini su quali comportamenti adottare in caso di possibili incidenti all’interno del sito ora di proprietà della Sogin? Di questi e di altri interrogativi si occuperà questa sera, giovedì 19 gennaio, alle ore 22.35 circa, il 16° numero di “Vista sul Golfo”, la rubrica settimanale di Teleuniverso dedicata al sud pontino. E’ tornato ad accendere i riflettori sulla gestione delle delicati fasi di decommissioning (smantellamnento) della centrale di Sessa Aurunca l’attivo presidente del comitato per la salute pubblica di Santi Cosma e Damiano, Maurizio Scarsella, ospite in studio del conduttore Saverio.

Scarsella è riuscito lo scorso 10 ottobre a chiedere ed ottenere, dopo un’attesa di due anni e mezzo, la convocazione del tavolo della trasparenza che, istituito dalla delibera numero 163/2011 della Giunta regionale della Campania, obbliga periodicamente la Sogin a fare il punto sulle attività di dismissione della centrale nucleare del Garigliano alla presenza di diverse istituzioni e enti, nazionali e locali, dei comuni e delle associazioni interessate. Nell’ultima riunione del tavolo della trasparenza proprio la Sogin aveva illustrato le delicatissimi fasi di decommissioning del camino, alto 91 metri, della centrale nucleare: praticamente la scarificazione, la limatura interna, di circa cinque millimetri, dello strato contaminato in calcestruzzo che ha emesso per anni effluenti aereformi (fumi).

Nella 16° puntata di “Vista sul Golfo” Scarsella tornerà a chiedere che gli incontri del tavolo della trasparenza vengano svolti in luoghi pubblici (piuttosto che all’interno della centrale stessa) soprattutto alla presenza degli organi di informazione e, soprattutto, dei cittadini (interessati) dell’intero comprensorio. Il presidente del comitato per la salute pubblica di Santi Cosma e Damiano, inoltre, rimarcherà la persistente violazione del decreto legislativo 230/95 che – l’hanno fatto rilevare a più riprese i Meet Up del Golfo del Movimento Cinque Stelle – obbliga i “distratti” sindaci (quasi mai presenti ai lavori del tavolo della trasparenza) a recepirli prima dalle Prefetture di Latina e Caserta e a renderli poi noti alle rispettive comunità.

Scarsella avanzerà l’interrogativo di sempre nei confronti del quale l’Asl di Caserta ed il Ministero della Salute hanno sempre fornito risposte negative: esiste un nesso tra la centralità – nei cui depositi a fine 2015 giacevano ancora 2791 metri cubi di rifiuti radioattivi – e l’elevato numero di decessi per neoplasie nell’intero Golfo di Gaeta? Di certo la centrale del Garigliano”, assieme ai siti di Caorso, Trino Vercellese e Borgo Sabotino a Latina, ha rappresentato il sogno nucleare italiano nel dopo-guerra: è stata costruita in quattro anni (1959–1963) dalla “SENN”, Società Elettronucleare Nazionale, su progetto dell’ingegnere Riccardo Morandi, e ha iniziato la produzione di energia elettrica nell’aprile del 1964. La centrale, di modello “BWR”, Boiling Water Reactor, appartiene alla prima generazione di impianti nucleari, con una potenza di produzione elettrica di 160 MWe. Nel 1965 la proprietà della centrale è stata assunta dall’Enel. L’impianto è stato in funzione fino al 1978, anno in cui è stato fermato per manutenzione dopo svariati e gravi incidenti. Quattro anni più tardi venne definitivamente disattivato dopo aver complessivamente prodotto 12,5 miliardi di kWh di energia elettrica. Negli anni successivi sono stati drenati tutti i circuiti idraulici del reattore e, dopo l’allontanamento degli elementi di combustibile, avvenuto fra il 1985 e il 1987, è stata svuotata la piscina nella quale erano custoditi. Nel 2000, Sogin, divenuta proprietaria della centrale, ha avviato le attività di decommissioning e gestione dei rifiuti radioattivi dell’impianto.

“Vista sul Golfo” andrà in onda sui canali 16 e 198 del digitale terrestre in tutto il Lazio, sul canale 89 per quanto riguarda l’Abruzzo, sul canale 617 per il Molise e – come sempre – con un ‘ora di differita su Teleuniverso +1 (canale 661) oltre che in streaming sul sito internet. La replica della puntata di “Vista sul Golfo” sarà in programma venerdì 20 gennaio, alle 10,30, di Teleuniverso e nei prossimi giorni sulle altri reti e sul canale Youtube del nostro gruppo editoriale.