Formia / Eta Beta vince, il Caposele la “caccia”

Formia Sport

FORMIA – Nemo propheta in patria. Di sicuro non l’armatrice formiana Letizia Grella. Con la sua Eta Beta e il suo equipaggio tutto al femminile ha appena vinto il Campionato Invernale del Golfo di Gaeta nella categoria “Crociera”. Per “premio” però il Circolo Nautico Caposele, con i colori del quale ha gareggiato in questi anni “Eta Beta”, l’ha sospesa per 8 mesi e le ha revocato il posto barca.

“La decisione – spiegano i velisti di Eta Beta – é motivata dalla supposizione da parte del Direttivo del Circolo, nella persona del Presidente Raffaele Giarnella, della “non appartenenza” del natante alla socia Grella, titolare di posto barca, ma bensì di proprietà dell’Associazione Sportiva Maremoto, di cui Grella è Presidente che, svolgendo corsi di vela, sarebbe “in contrasto” con lo statuto del circolo Caposele”.

Ma questa potrebbe essere solo l’anteprima di una lunga battaglia legale. L’armatrice accusa infatti direttamente il Circolo di non essere in possesso dei requisiti per occupare la strategica area chiama in causa sindaco di Formia Sandro Bartolomeo perché ristabilisca la verità.

“A tutela della mia persona,del Circolo Maremoto e di tutto l’equipaggio di Eta Beta – dichiara Grella – sono stata costretta a delegare un mio legale per dar valere i miei diritti. Ho inoltre messo al corrente della situazione il Sindaco del Comune di Formia, Presidente Onorario del Circolo Caposele, nonché proprietario dell’area che attualmente ospita il Caposele (essendo scaduto e mai rinnovato il contratto di fitto) che risulta uno dei posti più belli di Formia e del Golfo intero, di notevole interesse archeologico, paesaggistico e naturalistico. Attualmente l’intera area è oggetto di un imponente recupero archeologico e sono sicura che l’amministrazione di Formia sia ancora più attenta a che nessun interesse privatistico possa prevalere su quello collettivo e sociale”.

Nel frattempo è stato inoltrato interpello al collegio dei probiviri del circolo Caposele, per tentare di ripristinare gli ormeggi revocati dal Direttivo.