Formia / Approvato il nuovo Piano Operativo di Protezione Civile. Pronto il software per la gestione digitale

Formia Politica

FORMIA – Il Consiglio comunale di ieri sera ha approvato il nuovo Piano Operativo di Protezione Civile. Il documento, aggiornato alle nuove direttive della Regione Lazio, sarà gestito a livello digitale attraverso un software e, almeno in parte, sarà presto consultabile on line sul portale istituzionale del Comune.

Il documento elenca le caratteristiche del territorio, censisce sedi comunali, infrastrutture, risorse idriche; propone la modulistica per attivare tempestivamente le procedure in caso di emergenza; circoscrive la rete di rapporti con le forze di protezione civile; definisce le funzioni di supporto tecnico-operativo nel campo sanitario, della fornitura di materiali e mezzi d’intervento; censisce le risorse umane (personale comunale e scolastico); elenca gli automezzi attivabili, delle società ed imprese private che potrebbero metterli a disposizione in caso di emergenza; individua i locali e i magazzini per la raccolta di viveri e beni di prima necessità. Il piano individua inoltre i punti di attesa, ricovero e ammassamento delle persone in caso di eventuali emergenze. Aree che saranno indicate con apposita segnaletica.

“Quello approvato – spiega il Sindaco Sandro Bartolomeo – è un piano dinamico che, grazie all’ausilio del software, può essere modificato quotidianamente e aggiornato secondo le esigenze. Si tratta di uno strumento di programmazione assolutamente necessario. Lo abbiamo visto in occasione del recente terremoto del centro Italia o di altre calamità naturali: gli enti locali sono spesso impreparati ad affrontare l’emergenza e non solo per mancanza di risorse. Quello predisposto è un ottimo piano. Il Comune di Formia è pronto a fare la sua parte nel caso malaugurato ci fosse bisogno di intervenire in via emergenziale. Il software consente di elaborare un’immagine fedele di quella che è la realtà cittadina. Il piano ci dice se sono state chiuse delle strade, quali edifici scolastici sono presenti in una porzione di territorio, quante persone abitano un quartiere, quali sono i forni operanti nel caso serva distribuire del pane, quanti posti letto hanno ospedale e cliniche, quali sono le strutture ricettive e quanti posti letto possono garantire nel caso ci sia bisogno di ospitare sfollati. Insomma, il piano che abbiamo concepito non è un pezzo di carta polveroso. E’ uno strumento realmente operativo che ci dice cosa fare in caso di terremoto, mareggiate, ondate di freddo, alluvioni, allagamenti, incidenti ferroviari e tutte le varie fattispecie di emergenze che possono coinvolgere il nostro territorio. E’ un atto di responsabilità – conclude Bartolomeo – e siamo orgogliosi di averlo approvato”.