Formia / Diritti e pari opportunità, conferito il Premio alla “Pubblicità più rispettosa della donna”

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FORMIA – Tre premi: uno per la categoria commercianti e due ex aequo per la sezione Associazioni.

Grande successo per la I edizione della “Pubblicità più rispettosa della donna”, il premio indetto dal settore Pari Opportunità del Comune in collaborazione con la Confcommercio, destinato ai commercianti e alle associazioni che nel biennio 2015-2016 si sono distinti per pubblicità di eventi, locali o iniziative particolarmente rispettose della dignità femminile.

La giuria, interamente costituita da donne (tra loro la delega Patrizia Menanno, rappresentanti della Confcommercio e varie protagoniste degli eventi organizzati in questi giorni dal Comune per sensibilizzare la popolazione sul tema dei diritti delle donne), ha premiato nella categoria “Commercianti” il ristorante “La villetta”, per la locandina di una serata musicale dal titolo “Belle con l’anima”.

Questa la motivazione: “Con estrema sensibilità, viene esaltata la donna fatta sì di bellezza ma anche e soprattutto di risorse artistiche e di sensibilità. Nel ricalcare il titolo di una nota canzone “Bella senz’anima” che connotava negativamente una donna, qui si capovolge completamente il concetto e si superano le qualità estetiche, pur presenti, per promuovere, esaltare e valorizzare quelle artistiche e professionali delle cantanti/musiciste. Nessuno stereotipo emerge, né v’è utilizzazione dei corpi femminili a scopo commerciale”.

Per la categoria “Associazioni”, dopo una lunga discussione, la giuria ha deciso di dividere il premio tra due proposte grafiche ugualmente meritevoli, promosse entrambe dall’associazione “Arti e mestieri”. La prima è “Donna africana”, esposta per la Notte bianca a Castellone del 2014. Il riconoscimento è stato conferito per i seguenti motivi: “Esprime Forza e Sensibilità. Più che nello stereotipo trae la sua forza dall’archetipo. Il seno della donna nutre innegabilmente la vita, il suo primo piano è una predominanza naturale. Il trucco e gli ornamenti sono principi di conservazione della tradizione fino ad un’acme che può diventare evoluzione.

Il dito puntato e lo sguardo autorevole e severo chiedono e ottengono rispetto. Perché la donna può cominciare, silenziando il pregiudizio, ad imporre la vera rivoluzione. L’immagine di questa donna d’Africa è tutto questo e, pertanto, giace idealmente in ogni donna: nella volontà di sfidare la morte cercando la pace, di lottare per sé e per la propria prole. Il futuro può ricominciare sempre dallo sguardo fiero di una donna: sostanza e paradigma del riscatto e del mondo che cresce e cambia”.

Ex aequo è stata premiata anche l’installazione visiva “Ballerina di luce”, esposta in una manifestazione ai Criptoportici, con la seguente motivazione: “Per i membri della giuria l’immagine rappresenta la libertà anche di movimento e la leggerezza. Il contorno a terra di colore blu rappresenta in segno che ogni donna lascia e può lasciare sulla sua strada. La ballerina è libera nella immagine e nel movimento e la proiezione sulla terra è come se colorasse l’ombra ma una ballerina è sottoposta a disciplina e sacrificio.

L’immagine simboleggia il passaggio dal buio alla luce, dalla sofferenza a qualcosa di più bello e illuminato. Proiettando luce con la sua ombra è come se diffondesse la sua presenza nel mondo e può a pieno titolo rappresentare tutte le donne”.