MINTURNO – “Nessun apparentamento e nessun accordo sottobanco”. Resta la coerenza una delle principali caratteristiche di Vincenzo Fedele, che in vista del ballottaggio del prossimo 19 giugno, sottolinea nuovamente l’estraneità, sua e di tutto il gruppo, ad eventuali giochi di potere per determinare quale sarà la coalizione che dovrà governare la Città di Minturno.
“Lo abbiamo già detto in campagna elettorale e lo ribadiamo anche ora: non sosterremo nessuna coalizione – ha dichiarato Vincenzo Fedele -. I nostri elettori sono sempre stati liberi di scegliere. Per cui non daremo alcuna indicazione di voto su chi, tra i due schieramenti in lizza, sia più idoneo ad amministrare il nostro Comune. Non mercanteggeremo, né faremo accordi con le forze politiche arrivate al ballottaggio. I nostri programmi, ma soprattutto le nostre radici culturali hanno molte differenze. La prima – quella che più ci ha contraddistinto in questa campagna elettorale – è rappresentata dalla volontà di rinnovare la politica minturnese, proponendo un nuovo modo di amministrare il territorio lontano dai vecchi schemi, con trasparenza, legalità ed onestà, senza compromessi.
Questa è la strada intrapresa e che in futuro continueremo a percorrere con determinazione. Così come hanno deciso gli elettori, noi andremo ad amministrare con un seggio in Consiglio Comunale, sedendoci tra i banchi dell’opposizione. Grazie alle preferenze ottenute siamo comunque diventati una forza importante sul territorio. Per questo motivo è necessario consolidare politicamente il gruppo, gettando le basi per istituzionalizzarlo nella massima assise civica ed aprendoci a tutti coloro che vorranno far parte del progetto. Purtroppo – ha concluso Fedele – in questo periodo è facile cadere in inganni, addirittura qualcuno è scaduto nel ridicolo pensando che io sostenga un candidato sindaco piuttosto che l’altro per un saluto ricambiato. Evidentemente molti non sanno il significato di lealtà e sportività. Un clima di tensione, quello che noi cittadini di Minturno stiamo vivendo, generato dai vecchi volponi della politica, ai quali già da ora promettiamo filo da torcere in Consiglio Comunale”.
