Minturno / Ritardi sul ripascimento di Levante, Fedele: “Precise responsabilità politiche”

Minturno Politica

MINTURNO – Ci sarebbero precise responsabilità politiche dietro il ritardo dei lavori per il ripascimento a levante di Monte d’Argento. A denunciarlo è il candidato a Sindaco Vincenzo Fedele che esprime sdegno e preoccupazione per quanto sta accadendo sul litorale a danno dei cittadini di Minturno.

“I primi giorni di aprile – ha spiegato Vincenzo Fedele – sarebbero dovuti partire i lavori per la posa di nove nuovi pennelli frangiflutti e il posizionamento della sabbia. Il contratto con la ditta vincitrice dell’appalto doveva essere stipulato il 29 marzo scorso presso un ufficio notarile; invece la Regione Lazio proprio il 29 marzo ha fatto saltare tutto, spiegando che il contratto andava sottoscritto presso la sede della stazione appaltante. È passato quasi un mese e dalla Regione ancora nulla”.

Vincenzo Fedele
Vincenzo Fedele

Vincenzo Fedele, che dell’opera si è occupato in prima persona quando era Assessore al Demanio presso il Comune di Minturno parla ora di “strumentalizzazione politica”. “Dalla ditta aggiudicataria dell’intervento – ha aggiunto Fedele – avevo ricevuto valide rassicurazioni che entro 90 giorni i lavori sarebbero stati completati e che, entro l’inizio della stagione estiva, gli imprenditori balneari avrebbero goduto di un’ampia superficie sabbiata dove accogliere i turisti. Ora invece la Regione fa sapere che sono necessari altri passaggi, di cui finora mai si era fatto cenno, come ad esempio un’ulteriore approvazione del progetto esecutivo anche da parte del genio civile opere marittime di Latina, in modo da tardare l’opera a dopo le elezioni amministrative a danno delle attività commerciali, del turismo e di tutti i minturnesi. A conferma di ciò, già lo scorso 17 marzo era stato programmato un incontro tecnico con la ditta appaltatrice e i dirigenti dell’ufficio regionale incaricati del progetto, ma all’ultimo minuto l’incontro è stato annullato senza fornire alcuna motivazione”.

Intanto il Commissario Prefettizio Bruno Strati ha convocato per il giorno 22 aprile una riunione in Comune per fare il punto della situazione. “Sebbene sia assessore uscente al demanio e sia stato l’unico ad occuparsi dell’opera in oggetto – ha denunciato Fedele – non sono stato invitato a partecipare, in quanto candidato a sindaco. Eppure da fonti ufficiose ho saputo che ha fatto esplicita richiesta di partecipazione alla riunione un consigliere regionale che già nei giorni scorsi, incontrando associazioni del territorio, ha sostenuto apertamente un candidato a sindaco. Qualora il consigliere regionale partecipasse all’incontro, rappresenterebbe un evidente tentativo di dare risalto ad un candidato piuttosto che ad un altro. Tutto ciò sarebbe pretestuoso e poco rispettoso nei confronti di chi ha lavorato in questi anni per far sì che a levante di Monte d’Argento si potesse finalmente risolvere l’annoso problema dell’erosione”.