InFormiaGiovani: come parlano i ragazzi di Formia, il progetto di uno studente dell’Università di Torino

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TORINO – Una foto istantanea sul mondo dei teenager, uno sguardo in profondità sulle abitudini linguistiche e i neologismi del gergo giovanile. Questa l’idea di un progetto linguistico – socio – culturale di Angelo Vito Musceca, studente nato e residente a Formia ma iscritto all’Università degli studi di Torino e prossimo alla laurea in Scienze di Mediazione Linguistica proprio venerdì 1 aprile 2016.

DI COSA SI TRATTA – Il progetto in questione si chiama “InFormiagiovani: un’indagine linguistica sul Linguaggio Giovanile del Comune di Formia” ed è stato realizzato con il coinvolgimento degli studenti di tre istituti superiori formiani:

  • il Liceo Classico “Vitruvio Pollione”;
  • l’Istituto I.T.E. “Filangieri”;
  • l’Istituto I.I.S. “E.Fermi”.

Attraverso uno studio sulle abitudini linguistiche dei ragazzi ne è emerso uno stile comunicativo giovanile influenzato dalla lingua inglese, dai social network, dal web, dalla televisione e dal dialetto che Musceca ha sviscerato e analizzato sul sito realizzato ad hoc www.informiagiovani.it dove è possibile visionare interamente i risultati e consultare il dizionario on-line di Linguaggio Giovanile formiano che ne è scaturito.

LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO – Il punto di partenza della ricerca è quindi stato il luogo di aggregazione giovanile per eccellenza, ovvero la scuola. La ricerca è stata condotta nel mese di ottobre 2015 per mezzo di un questionario suddiviso in 4 sezioni con un totale di 86 domande in forma anonima, somministrato a ogni studente di ogni classe messa a disposizione dai tre istituti superiori che hanno partecipato. Ogni studente ha avuto a disposizione 60 minuti di tempo per compilare il questionario.

I RISULTATI – In totale, sono stati intervistati 290 studenti tra i 14 e i 19 anni. Dai risultati ottenuti ne è scaturito un vero e proprio dizionario, composto da tre parti: Lemmario, Concetti e Anglicismi. Ovviamente, moltissimi sono i termini del gergo giovanile che ben siamo abituati a sentire ogni giorno, da scuorno ad arrecettarsi, da inchiummare a ingripparsi, pezzotto e truzzo, seccia e alluccare, ma anche espressioni vere e proprie come spararsi le pose, dare una sòla, e ovviamente parole di origine anglosassone ormai in uso comune come loser o milf.

I comuni di residenza da cui provengono gli studenti sono stati numerosi: Castelforte, Fondi, Formia, Gaeta, Minturno, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Itri e Monte San Biagio per quanto riguarda la provincia di Latina; Cellole, Mondragone, San Castrese e Sessa Aurunca per quanto riguarda la provincia di Caserta ed infine Coreno Ausonio per la provincia di Frosinone. Il riflesso perfetto del bacino di utenza giovanile che Formia richiama con la sua scelta di formazione scolastica.

IL SITO WEB – Attraverso il sito si è reso accessibile a tutti gli utenti, ma soprattutto ai giovani informatori del comune di Formia o dei comuni limitrofi, un lemmario dotato di definizioni, informazioni sulla semantica, percentuali di conoscenza e utilizzo, dati sull’influenza della variabile di genere e dell’età sulla competenza attiva o passiva di ogni lemma. Tramite una rete di tag è inoltre possibile filtrare le parole in base all’area semantica appartenente. Nel dizionario on-line vengono trattati anche gli anglicismi e gli pseudoanglicismi sottoposti all’attenzione degli intervistati e quelli introdotti da loro stessi. La speranza è quella di poter ampliare nel tempo, per mezzo di altre ricerche, il “piccolo” database creato e di innestare nella mente dei giovani parlanti una consapevolezza del loro stile comunicativo.

Come si legge nel portale “vi è una significativa componente dialettale, ma il modo in cui i giovani si rapportano al dialetto è differente da quello in cui ci si rapporterebbe un parlante adulto, attingendone solo in parte e riprendendo alcune parole o espressioni per poi traslarle in una varietà di italiano regionale o, in questo caso, di linguaggio giovanile, con conseguente acquisizione di una nuova espressività data dall’immissione dell’inserto dialettale in un contesto italofono.”

L’IDEA – Prima di questo progetto di Musceca, mai nessun’altra indagine di questo tipo sul territorio era stata fatta, ad eccezione di un dizionario del dialetto formiano. Quest’ultimo, però, mira alla formazione di un repertorio di tipo dialettale, fornendo per ciascuna entrata la definizione oppure la traduzione, corredandola per lo più di fraseologia o informazioni grammaticali. L’idea di Musceca, invece, è ben diversa e proprio per questo ha incontrato l’interesse favorevole dei suoi professori, in particolar modo del suo relatore, il prof. Luca Bellone, docente di Linguistica e Filologia Italiana presso l’Università degli Studi di Torino, il quale è anche il coordinatore di Informiagiovani che, di fatto, è diventato un progetto a livello nazionale.

PROSPETTIVE FUTURE – L’intento finale è quello di realizzare uno studio e un dizionario giovanile delle diverse zone della penisola italiana. Un lavoro lungo, complesso e articolato, ma estremamente interessante.

La funzione di tale ricerca di tesi è quella di comprendere l’effettivo sviluppo o non sviluppo di un linguaggio giovanile nel contesto formiano e capire se l’avvento dei social network o di altre forme di comunicazione, e le abitudini dei giovani parlanti, possono influenzare il loro linguaggio attraverso l’impiego di forestierismi, con particolare attenzione alle diverse tipologie di anglicismi. Altro aspetto fondamentale della ricerca è la valutazione della misura in cui la componente dialettale viene adoperata per la coniazione di un parlare diverso e, in tal caso, identificare le modalità attraverso un’analisi dei dati a livello quantitativo e qualitativo.

Come richiesto dai dirigenti dei tre istituti coinvolti, non appena gli sarà possibile, Angelo Musceca tornerà a Formia e farà visita agli studenti coinvolti per presentare formalmente il suo lavoro, illustrando i risultati soprattutto ai diretti partecipanti.

Anche se non ce ne accorgiamo, la lingua di fatto è un “organismo” che vive e si modifica continuamente proprio grazie all’uso che ne facciamo. Tradizioni come il dialetto e innovazioni come le lingue straniere la rendono meravigliosamente viva e interessante.

Ultima curiosità: se, dopo aver letto il dizionario dei giovani formiani, pensate di conoscere una parola o un’espressione che non è ancora catalogata, potete scrivere all’indirizzo informiagiovani@gmail.com e comunicarla. Anche voi potete dare il vostro contributo per questo speciale vocabolario “giovanilese”.

Gisella Calabrese