Minturno / Scrutatori, è ancora polemica: il dettaglio della procedura di selezione

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MINTURNO – Non si placa la polemica sulle modalità di reclutamento degli scrutatori per il prossimo referendum del 17 aprile. Il commissario prefettizio del Comune di Minturno, Bruno Strati, ribadisce che la norma è stata rispettata, in quanto è previsto che la commissione elettorale possa scegliere in maniera diretta gli scrutatori. “Ribadisco – ha dichiarato – che tre componenti della commissione elettorale non hanno voluto il sorteggio, mentre il sub commissario Infantino ha proceduto per la sua parte, tanto che 15 dei 60 sono stati estratti a sorte. Non poteva far altro, avrebbe violato la legge. La richiesta del candidato Vincenzo Fedele è stata accolta ma si tratta di una commissione e altri hanno pari diritto del presidente”.

Il commissario Bruno Strati e e il sub commissario Gerardo Infantino
Il commissario Bruno Strati e il sub commissario Gerardo Infantino

Come si sono svolti i fatti? Il sub commissario Gerardo Infantino, presidente della commissione elettorale formata dai componenti Domenico Riccardelli, Pino Russo e Americo Zasa, aveva consigliato di procedere all’individuazione degli scrutatori attraverso il sorteggio tra gli iscritti all’albo, al fine di favorire la massima trasparenza e pari opportunità. Pino Russo, pur concordando con quanto richiesto dal sub commissario, ha fatto rilevare che l’albo degli scrutatori è composto da 2086 nomi e che il sorteggio avrebbe comportato un numero altissimo di rinunce a catena, procurando di fatto disagi nelle procedure a discapito dell’efficienza. Anche gli altri due componenti, Riccardelli e Zasa, hanno confermato quanto già evidenziato da Russo e hanno proposto di procedere alla nomina. Il sub commissario ha espresso il proprio rammarico per la posizione espressa dagli altri componenti e ha fatto presente che tale scelta, oltre a dimostrare scarsa trasparenza, vanifica le aspettative di tutti gli iscritti all’albo, i quali vedono così frustrate le proprie istanze. La commissione ha comunque dato indicazione all’ufficio elettorale di valutare la possibilità di sfoltire l’albo dalle persone non più interessate all’iscrizione. Secondo quanto si apprende, i tre componenti della commissione elettorale hanno scelto persone che si trovano in stato di disoccupazione.

Sull’argomento sono intervenuti anche i candidati a sindaco Massimo Signore e Franco Valerio.

Un momento della conferenza stampa di Massimo Signore
Un momento della conferenza stampa di Massimo Signore

L’avv. Massimo Signore ha indetto una conferenza stampa nel pomeriggio di oggi, nella quale ha sottolineato che “la nomina degli scrutatori è avvenuta secondo la normativa di riferimento, che prevede la possibilità di nominare direttamente gli scrutatori”. “Va da sé – ha aggiunto – che la nomina da parte dei componenti della commissione elettorale costituisce un criterio che quantomeno lascia delle perplessità, che derivano dalla circostanza che sarebbe opportuno utilizzare dei criteri più oggettivi”.

“E’ nostra intenzione – ha proseguito Signore – inviare una lettera aperta al commissario Strati e all’Anac per le norme da seguire per le elezioni comunali. Pur rispettando tutti i criteri previsti dalle norme e rispettandone la legalità dell’applicazione di tali criteri, a differenza di quanto aveva previsto il presidente della commissione, il sub commissario Infantino, con sorteggio totale, i componenti Russo, Riccardelli e Zasa hanno ritenuto opportuno procedere alla nomina diretta dei singoli scrutatori attraverso la scelta personale degli iscritti nell’apposito albo. Sicuramente pur rispettando la norma, non sfuggirà a nessuno che si tratta di un criterio che quantomeno fa sorgere una serie di problematiche, che per la necessità di trasparenza che bisogna dare alla cittadinanza in tutti i suoi settori, sarebbe stato più opportuno procedere ad un sorteggio totale. Questa è la richiesta che avanziamo al commissario”.

“Sarebbe opportuno – ha aggiunto Signore – che persone politicizzate o che domani ci potremmo trovare consiglieri comunali o magari interessati in maniera personale alla competizione elettorale 2016 non debbano procedere alla scelta diretta dei singoli componenti dei seggi elettorali. Tutto ciò potrebbe causare delle conseguenze sicuramente negative. Ed è in questo senso che noi auspichiamo o che le persone che decidessero di candidarsi si dimettessero dal loro ruolo nella commissione elettorale oppure aderiscano alla scelta di un sorteggio integrale. In questo modo potremmo garantire trasparenza e oggettività”.

Signore ha accennato anche alla relazione del Ministero dell’Economia e della Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, sul quale – ha riferito il candidato a sindaco – “non appena avremo la documentazione andremo ad illustrare le problematiche che sono state evidenziate in merito ad alcuni ‘disservizi’ che hanno caratterizzato la nostra amministrazione negli ultimi anni, al fine di cercare di dare un quadro completo per cercare di comprendere dove e come si è sbagliato e comunicare ai cittadini gli errori di coloro che ci hanno preceduto”.

Franco Valerio
Franco Valerio

Parla di “lottizzazione degli scrutatori” l’altro candidato a sindaco, Prof. Franco Valerio: “Le osservazioni del candidato Vincenzo Fedele sono condivisibili, ma è necessario dire che il metodo adottato della ‘spartizione’, anche se in questo caso tollerata dalla norma, è a Minturno una consuetudine ed è stata applicata anche nelle passate elezioni. Ovviamente la consuetudine non giustifica nulla, anzi è ancora più grave nell’attuale situazione che necessita urgentemente di forti segnali che indichino cambiamento di metodo per sancire definitivamente la distanza da procedure poco trasparenti e consuetudini poco etiche. Trasparenza, legalità e cura dei beni comuni, soprattutto in periodi di crisi (conditi da episodi che denunciano chiaramente infiltrazioni di metodi mafiosi) sono necessari per riaffermare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni: è uno dei pochi fulcri rimasti su cui far leva per far rinascere il nostro territorio, sotto ogni punto di vista. Sotto il profilo politico episodi come questo sono ancora una volta un segnale per i cittadini per trarre indicazioni utili al voto amministrativo, se desiderano rinnovare la gestione della cosa pubblica”.

“Chi si candida a Sindaco di Minturno o di qualsiasi altro comune – ha proseguito Valerio – deve proporre soluzioni istituzionali assolutamente trasparenti, è necessario che l’assegnazione degli scrutatori sia rifatta applicando il metodo del sorteggio e tale metodo, a maggior ragione sia applicato alla formazione dei seggi elettorali per le prossime amministrative. Pensiamo che il Commissario, considerata anche la posizione che ha assunto il vicecommissario Dr. Gerardo Infantino, non avrà difficoltà ad attuare una tale procedura di garanzia. Per quanto riguarda un eventuale esposto all’Anticorruzione la nostra coalizione procederà sicuramente in tal senso se dovessero emergere ulteriori eventi che possano configurare condizionamenti elettorali anche ‘di prassi’ (come ad esempio l’uso improprio di liste elettorali o pressioni sugli elettori e/o candidati da parte di coloro, candidati e non, che occupano posizioni di vantaggio nella gestione di servizi generali e/o territoriali, anche sovra-comunali)”.