Truffa su prodotti ortofrutticoli destinati ai poveri, tre persone coinvolte a Fondi e Itri

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FONDI – Associazione per delinquere dedita alla truffa per aver distratto 13.000 tonnellate di prodotti ortofrutticoli acquistati con i contributi della comunità europea e destinati alla gratuita distribuzione nel settore socio-assistenziale, guadagnando illecitamente oltre 4 milioni di euro. E’ quando hanno scoperto i Carabinieri del Nas, che questa mattina, con un vasto spiegamento di forze in campo (oltre 150 militari), stanno eseguendo 12 misure cautelari e 50 perquisizioni nei confronti di alcuni soggetti indagati a vario titolo.

E’ stato scoperto un traffico illecito di alimenti Ue acquistati con i contributi comunitari per essere distribuiti gratuitamente alle associazioni che si occupano di dare assistenza ai più bisognosi rivenduti a scopo di lucro. Tra le persone coinvolte figurano anche due commercianti ortofrutticoli di Fondi, padre e figlio, e un uomo di Itri. La famiglia coinvolta è originaria della costiera amalfitana e circa dieci anni fa si è trasferita a Fondi trasferendo la sede dell’azienda all’esterno del Mof per questioni logistiche.

Secondo quanto riferito dal Comando provinciale di Milano, i destinatari delle misure sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Secondo l’accusa avrebbero “distratto” 13 mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli per i poveri, con un illecito guadagno stimato in circa 4 milioni di euro.

Secondo quanto precisato dai carabinieri del Nas, i provvedimenti sono stati eseguiti in Lombardia, dove sarebbe stata organizzata la frode, Lazio, Campania, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte, mentre le perquisizioni sono state fatte in 19 province italiane. L’indagine è nata a seguito di alcuni controlli sulla filiera, dove gli ispettori hanno scoperto irregolarità. E’ così emerso il meccanismo: i produttori avevano consegnato quantitativi di ortofrutta, considerati ‘eccedenti’ per le quote stabilite dall’Ue, a intermediari che avrebbero dovuto distribuirli agli enti socio assistenziali. Per questo i produttori ricevono dall’Ue un regolare contributo. Invece, la frutta e la verdura venivano immesse sul mercato falsificandone la provenienza, permettendo in pochi mesi di ricavarne introiti per milioni e milioni di euro. Tra gli arrestati figurano sia rappresentanti delle imprese che commercializzano gli stock sia gli operatori dei mercati rionali.

“Uno schiaffo a 4,1 milioni di poveri che in Italia hanno bisogno di aiuto per alimentarsi e tra i quali ci sono anche oltre quattrocentomila bambini con meno di 5 anni”, è il commento della Coldiretti che ricorda come “a beneficiare degli aiuti comunitari e nazionali per mangiare sono 303.485 persone nei servizi mensa, mentre sono ben 3.764.765 i poveri che hanno avuto assistenza con pacchi alimentari”. I dati sulla base delle analisi della Coldiretti relative all’ultima relazione pubblicata sul Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti realizzata dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea).