Nilo Cardillo

Formia / Confronti, sesto incontro con Nilo Cardillo

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FORMIA – Siamo ormai al penultimo appuntamento della vasta gamma proposta con il titolo “Sette incontri per sette confronti”, ideata e promossa dall’omonima associazione “Confronti”, presieduta da Mimmo Mallardi. L’appuntamento del mese di marzo, è quello previsto per sabato14, alle 17.30, che, come di consueto avrà luogo, presso la sala Ribaud del Comune di Formia. Titolo e tema dell’incontro è ” Il Gesto di Ettore : storia della figura paterna da Omero a Clint Eastwood”, tenuto dal Professore Nilo Cardillo, preside per 14 anni presso il Liceo Classico Vitruvio Pollione di Formia , attraverso un viaggio storico , sociale e letterario ripercorrerà la figura e il ruolo del Padre nella nostra società.

“La scuola pubblica italiana ha subito in questi ultimi decenni una progressiva perdita di prestigio sociale. Si potrebbe sostenere che, rispecchiando una caratteristica generale della società in cui opera, sia divenuta un’istituzione scarsamente in grado di esercitare il potere di educare al rispetto delle regole, costituendo, in questa sua debolezza, un ulteriore sintomo di “evaporazione del padre”.

In un passato non tanto lontano abbiamo avuto tutta una pedagogia autoritaria che il ’68 e il post’68 ha giustamente decostruito e che non è il caso di recuperare perché si fonda su una idea autoritaria e padronale della paternità. Quel movimento ha introdotto una necessaria discontinuità rispetto al ‘discorso del padre-padrone’, e tale rottura ha aperto la possibilità della presa di parola, come partecipazione attiva delle nuove generazioni alla vita della comunità politica, manifestando attraverso questa esigenza, di fatto, una domanda di paternità. In passato esisteva una diffusa alleanza tra genitori e insegnanti di fronte ai quali i giovani non potevano sfuggire alle loro responsabilità. Oggi questa alleanza fra genitori e professori non viene sostenuta perché i genitori tendono a fare i sindacalisti dei figli, frantumando così un elemento che invece andrebbe sempre mantenuto sul corretto asse simbolico, cioè la differenza generazionale.

La storia dei nostri anni andrebbe letta anche attraverso la figura della paternità, sia per come è stata ereditata dai figli, sia per come viene esercitata dai padri, angosciati non dalla responsabilità educativa, ma dal desiderio di sentirsi amati dai figli. Oggi, però, di fronte ai guasti della società consumistica, è arrivato il momento di restaurare una forma di autorità, sia nella famiglia, sia nella scuola. Dobbiamo riconsiderare l’insieme dei problemi connessi alla “figura paterna” (eredità, tradizione, continuità) cercando nuovi equilibri, per combattere il familismo amorale, lo strappo delle regole per semplice protesta, un desiderio bulimico e insoddisfatto dei consumi di massa.

Quando un uomo rinuncia a distinguere il bene dal male, quando non è più capace di pensare con la propria testa, egli attua l’autodistruzione della coscienza e si apre il baratro della “banalità del male” (Hanna Arendt). Una civiltà che ha cura di sé e, dunque, tiene in massimo conto il valore della libertà, si preoccupa della educazione, della formazione di persone libere, cioè capaci di scegliere e di decidere. La formazione del pensiero autonomo è una spinta che tende alla acquisizione pratica del come pensare senza volerne prescrivere i contenuti o indicare le verità a cui credere.

Per questo scopo la famiglia, la scuola, la comunità educante rivestono un ruolo centrale, perché combattere la crisi significa, anche, insegnare a riappropriarsi del pensiero e della propria dignità. In questo orizzonte di cultura e di valori è necessario immaginare una figura nuova di padre, che sappia essere dolce e mite, ma fermo e punto di riferimento, un padre che non spieghi qual è il senso della vita, ma mostri, attraverso l’esempio e la testimonianza, che la vita può avere un senso”.

Nilo Cardillo è stato docente di storia e filosofia e preside nei Licei di Venezia , Frosolone ( IS ) , Pontecorvo ( FR ) ed infine , per 14 anni , del Liceo Classico “ Vitruvio Pollione “ di Formia . Ha ottenuto riconoscimenti e borse di studio in Italia e all’estero . Ha pubblicato numerosi articoli di filosofia ,pedagogia, psicologia e didattica su numerose Riviste Nazionali e diversi libri. Attualmente è Presidente dell’ Ass. Culturale “ Grido Libero “ ed , in collaborazione con l’ Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli , ha organizzato i seguenti convegni di studio : Gioacchino Gesmundo , Centenario della nascita , 2007 e 2009; Plotino , una memoria alta e nobile del distretto di Gaeta , 2009; Energia : prospettive e problemi , 2010; Enrico Cosenz e Giuseppe Aloia , 2010; Plotino e la Bellezza : viaggio alle sorgenti dell’estetica medievale , 2011; Linguaggio e Democrazia , 2011; Errico Amante e il figlio Bruto in relazione al Risorgimento Italiano , 2012; L’eredità degli antichi : Plotino e Giordano Bruno , 2012; La figura e l’opera di Raffaele Gigante, 2013.