Nucleare, silenzio sullo smantellamento del camino della Centrale del Garigliano

Ambiente Attualità Castelforte Santi Cosma e Damiano

FORMIA – “Lo scorso agosto abbiamo denunciato il silenzio delle istituzioni locali sui lavori di smantellamento del camino della centrale del Garigliano. Lavori che – da quanto ci risulta – sono stati aggiudicati ad un raggruppamento di imprese che vede come MANDATARIA la GENERAL SMONTAGGI SPA e come MANDANTI: la FTC DI TARANTINO ROCCO & C. SNC, la COMIE SRL, la PENTA SYSTEM SRL, la GRIEC. AM SRL e la DAMA SRL. Ebbene sono passati altri quattro mesi e il silenzio ha continuato a caratterizzare l’argomento”. Lo dichiara il Circolo “Enzo Simeone” del partito della Rifondazione Comunista di Formia.

“Nessuno, ma proprio nessuno – prosegue la nota – si è degnato di rispondere ai quesiti che nell’occasione avevamo posto: quali sono i criteri di sicurezza adottati; le condizioni di lavoro nelle quali opera il personale che si sta adoperando per l’operazione di smantellamento; qual’è il piano di evacuazione nel caso in cui durante il processo di smantellamento del camino capitino degli inconveniente tali da mettere a rischio la salute delle persone che abitano nei dintorni della centrale nucleare del Garigliano, che seppur dismessa rimane comunque un pericolo.
L’ultimo “Tavolo della Trasparenza” riguardante lo smantellamento della ex centrale nucleare del Garigliano” si è tenuto il 2 dicembre 2014 e poi nulla più.

E’ quanto scritto in un nota del Comitato Antinucleare Garigliano pubblicata il 2 Novembre 2015. Il “Tavolo della Trasparenza” venne costituito – con la delibera di G.R. n. 163 del 29/4/2011, integrata poi dalla delibera di G.R. n. 428/2011 – presso la Regione Campania – nel 2011 – “al fine di adottare un metodo di informazione e di partecipazione tra il livello centrale e locale nel corso della procedura di decommissioning (smantellamento) della Centrale elettronucleare del Garigliano, la messa in sicurezza del sito e tutte le problematiche connesse”.

Dalla lettura del sito http://tavolotrasparenza.regione.campania.it/ apprendiamo che il Tavolo della Trasparenza è presieduto dal Presidente della G.R. o dall’Assessore all’Ambiente e vi partecipano il Capo di Gabinetto, i rappresentanti dei Settori regionali Tutela dell’Ambiente, Protezione Civile, Attività Produttive, i rappresentanti dei Ministeri dell’Ambiente, dello Sviluppo Economico e della Salute, della Prefettura di Caserta, dell’ISPRA, dell’ARPAC, del Parco Regionale di Roccamonfina, dell’Amministrazione Provinciale di Caserta, dei Comuni di Sessa Aurunca, di Cellole, di Roccamonfina, di Castelforte, di SS. Cosma e Damiano, di Minturno, di Formia, di Gaeta e di Spigno, da un delegato di Legambiente, del WWF e del Gruppo Sociale S. Castrese.

Le attività di supporto e il raccordo con i vari Enti venivano assicurate da una Segreteria tecnica composta da 2 dipendenti del Settore Tutela dell’Ambiente.

Con decreto del Presidente della G.R. n. 253 del 11/11/2011 sono stati nominati i componenti del Tavolo, come individuati dagli enti di appartenenza, ed è stato approvato il Disciplinare per il suo funzionamento.
L’ultimo rapporto sullo stato della radioattività dei territori circostanti la Centrale del Garigliano (SOGIN ) è datato 2013.

D’altronde secondo il piano della Sogin, la società interamente di proprietà dello stato italiano, il costo del decommissioning di tutte le centrali e degli impianti nucleari italiani, comprensivo dell’avanzamento fisico dello smantellamento, del riprocessamento del combustibile, del mantenimento in sicurezza degli impianti e dei costi generali, è pari a 6,5 miliardi di euro.

Dal 2001, anno d’inizio della sua attività, e fino alla fine del 2013, Sogin ha sostenuto attività per un totale di 2,6 miliardi di euro. I 3,9 miliardi di euro rimanenti sono i costi pianificati per la conclusione del piano di smantellamento.

Dalla lettura del sito della Sogin (www.sogin.it) apprendiamo che i principali cantieri in attività presso la centrale nucleare del Garigliano – al 30 novembre 2015 – sono: (1) la realizzazione RadWaste (l’attività riguarda la realizzazione del nuovo sistema di trattamento degli effluenti liquidi radioattivi della centrale, denominato RadWaste); (2) lo smantellamento del camino e realizzazione del nuovo punto di scarico (L’attività riguarda la decontaminazione e demolizione del camino della centrale e la realizzazione di un nuovo camino. É stato realizzato, fra l’altro, un robot per le operazioni di scarifica delle pareti interne e un mock-up del camino per il collaudo di sistemi e macchinari e la formazione del personale); (3) lo smantellamento internals, vesssel e sistemi dell’edificio reattore (L’attività riguarda gli interventi di smantellamento necessari alla rimozione dei componenti del sistema di “spruzzamento nocciolo” e delle pompe del sistema di trattamento delle acque del demineralizzato nelle aree esterne alla sfera di contenimento dell’edificio reattore); (4) la stazione centralizzata taglio-decontaminazione e stazione rilascio materiali (L’attività riguarda l’adeguamento della piazzola su cui sono collocati i container prefabbricati del Box Counter System. L’obiettivo è rendere l’area idonea al transito dei carrelli elevatori e alla movimentazione dei contenitori/fusti); (5) i lavori di ristrutturazione del locale Officina Calda e trattamento rifiuti (L’attività riguarda la ristrutturazione dei locali Officina calda e le attività di supercompattazione e trattamento dei rifiuti radioattivi prodotti dalle attività di bonifica trincee e dallo smantellamento degli impianti).

In tutto questo chi è che difende la nostra salute? Evidentemente il giro di soldi che c’è dietro la gestione dello smantellamento delle centrali nucleari è riuscito nel compito di silenziare la politica, ormai sempre più prona agli interessi dei gruppi di potere che dominano la nostra povera Italia”.