Gaeta / Caserma Cosenz, conflitti di interesse ?

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GAETA – Conflitti d’interesse tra pubblico e privato convivono all’interno dell’ex Caserma Cosenz, riaperta ieri e destinata a “Palazzo della Cultura”. Lo sostengono in una nota gli iscritti al movimento 5 stelle del Meetup di Gaeta, ma sulle stesse posizioni sono anche Sel, Rifondazione Comunista ed il movimento progressista. Tanto che, poco dopo il taglio del nastro da parte del sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano, il funzionario della regione Lazio Gian Paolo Castelli è sbottato: “avevamo l’impressione che Gaeta questa caserma non la volesse…”. Chiuso dagli anni cinquanta, l’edificio aveva ospitato i profughi istriani nell’immediato dopoguerra. La lungimiranza dei sindaci Antonio Fronzuto e Quirino Leccese, portò a metà anni ottanta all’esproprio ai danni del demanio dello stato, anticipando di fatto di trent’anni le intenzioni dei movimenti neoborbonici. Distribuiti su quattro livelli, i servizi culturali comprendono al pian terreno un museo del mare (in fase di allestimento) al primo il museo del centro storico culturale “Gaeta”, al secondo la biblioteca comunale Salvatore Mignano, l’archivio “Nicola Magliocca” e la biblioteca del centro storico culturale. Le polemiche nascono invece dalla destinazione del terzo piano alla Fondazione Caboto, di natura privatistica. Una scelta che – hanno spiegato il sindaco Cosmo Mitrano ed il presidente Cesare D’Amico – non preclude l’uso delle aule multimediali da parte della cittadinanza. La Fondazione Caboto del resto è un istituto di formazione superiore (Its) riconosciuto dallo stato che diploma ogni anno una trentina di ragazzi provenienti da tutta Italia. “Accanto all’attestato – ha dichiarato D’Amico – viene consegnato anche il posto di lavoro”. Durante il corso triennale i ragazzi alternano la loro permanenza a Gaeta agli imbarchi, creando un discreto indotto economico per la città nel periodo invernale, quando il flusso turistico si affievolisce. Di seguito la nota del movimento 5 stelle

“Finalmente oggi riapre la Caserma Cosenz, o meglio il nuovo palazzo delle cultura, una ristrutturazione che parte dagli anni 90 con milioni di euro di finanziamento pubblico. Ha pensato bene l’amministrazione Mitrano non solo di prendersi tutti i meriti ma ha fatto di più, sono riusciti a destinare oltre un piano di questo meraviglioso immobile ad un privato che presenta evidenti conflitti di interessi.

Ricordiamo che attualmente la città di Gaeta non ha spazi aggregativi e culturali per cui non c’era motivo di destinare ad un privato, uno spazio prezioso e necessario a giovani e associazioni.

Avevamo già denunciato nel nostro comunicato del 16 ottobre 2014 la complicità che avvolge l’amministrazione e la fondazione. Infatti con la determina n.284 paragrafo 5 è stata data la possibilità di compensare il canone di €40.000 annui con manifestazioni e convegni che il Comune di Gaeta ritiene utili alla cittadinanza.

Sfidiamo qualunque cittadino ad avere lo stesso privilegio di cui beneficerà la fondazione Caboto.

I primi sospetti nascono dai tempi di approvazione che sono da Guinnes dei primati, pensate che il giorno 20/09/2013 La FONDAZIONE CABOTO protocolla la richiesta assegnazione del terzo piano e una parte del secondo (prot.37482) della CASERMA COSENZ al Comune di Gaeta, lo stesso giorno con deliberazione di giunta n.284 il Comune di Gaeta approva con parere positivo alla richiesta.

Questo primo atto consente ad un privato di appropriarsi di uno spazio pubblico, ma le sorprese non finisco qui. Passano soli 3 giorni e il dirigente Astarita con la determinazione n.326 del 23/09/2013 approva il contratto di locazione all’ITS. Una burocrazia lampo sconosciuta ai mortali cittadini.

Ma nonostante la singolare velocità di questi adempimenti la Regione Lazio si oppone e minaccia di farsi ridare indietro circa € 1.500.000,00.

Il 27 dicembre 2013, quindi pochi mesi dopo, l’amministrazione Mitrano si prodiga ulteriormente a favore dell’ente privato deliberando l’aggiustamento tecnico che ha consentito di ottenere il benestare della Regione.

In sostanza oltre alle attività della Fondazione Caboto, sarà possibile svolgere eventi culturali, così come disposto dalla deliberazione di giunta n.373 del 2013.

Quindi il Movimento 5 stelle Gaeta INVITA LA CITTADINANZA, LE ASSOCIAZIONI E CHIUNQUE VOGLIA SVOLGERE ATTIVITA’ CULTURALI A RICHIEDERE L’UTILIZZO DEGLI SPAZI DELLA FONDAZIONE CABOTO sito al terzo piano della Caserma Cosenz,

Il M5S Gaeta inoltre presenterà a giorni, per i fatti sopracitati, un interrogazione regionale”.