Cassino/Giù le mani dall’acquedotto: il Consiglio di Stato sospende la sentenza del Tar

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Giuseppe Golini Petrarcone
Giuseppe Golini Petrarcone

“Il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del Tar di Latina con la quale era stata ordinata al Comune di Cassino la consegna degli impianti idrici alla Acea Ato5.” A dichiararlo il sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, non appena appresa la notizia del pronunciamento da parte del Consiglio di Stato, con Decreto n. 1264/15, sulla consegna degli impianti idrici comunali.

“Un importante risultato raggiunto – ha continuato il sindaco – e soprattutto una notizia che tutti i cittadini aspettavano. Attraverso questo provvedimento è stato scongiurato intanto l’arrivo del commissario ad Acta che avrebbe, a partire da lunedì 23 marzo, dovuto effettuare la ricognizione degli impianti idrici e fognari di proprietà del Comune di Cassino. Evidentemente, quindi, il Consiglio di Stato ha accolto la tesi del Comune di Cassino di sospendere la sentenza del Tar in attesa del pronunciamento definitivo in merito al ricorso che è stato presentato per evitare la consegna degli impianti idrici. Questa notizia dimostra l’ottimo lavoro svolto dall’amministrazione per evitare che il gestore Acea si appropriasse nei nostri impianti. Fatti concreti che confermano l’impegno della nostra amministrazione in difesa dell’acquedotto comunale, nonostante le tante ‘cassandre’ che in questi mesi hanno cercato di far passare un messaggio diverso ed una realtà distorta. Si tratta di un altro passo sul percorso che con impegno continueremo a portare avanti e che vede come unico obiettivo, oltre alla difesa degli impianti, il compimento dell’iter della Legge Regionale 5/2014 per la ripubblicizzazione dell’acqua. Tutto ciò senza dimenticare che proprio ieri ha avuto luogo un’udienza presso il Tar di Latina in merito all’istanza, presentata dal commissario ad Acta incaricato della ricognizione dei nostri impianti, per la nomina dei due tecnici che avrebbero dovuto supportare l’attività dello stesso. Anche in questo caso il Comune di Cassino si è costituito producendo una folta documentazione dell’attività svolta in questi mesi – tra cui anche la convenzione di recente stipulata con Eni Acqua Campania – ed ha fatto slittare la nomina dei due tecnici a data da definirsi. Ciò significa che il Consiglio di Stato ha ritenuto valida la documentazione prodotta dal Comune di Cassino ed accolto la nostra istanza. Voglio, quindi, ringraziare l’avvocato Caputo, rappresentante del Comune nel contenzioso, che ancora una volta ha fatto valere le istanze dell’Ente e dei cittadini di Cassino contro Acea.”