Expo 2015, errori madornali nell’opuscolo della Regione Lazio: la porchetta di Ariccia a Formia

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ROMA – Una figuraccia che davvero sarà difficile da dimenticare. E’ pieno di errori l’opuscolo della Regione Lazio in distribuzione all’Expo 2015 di Milano. Nel pieghevole sono elencati 125 prodotti di eccellenza sulla mappa del Lazio. Ebbene, sfogliando il materiale pubblicitario scopriamo che a Formia il prodotto tipico è la trota reatina e addirittura di Ariccia, mentre a Gaeta il pane di Genzano. Altre sviste  riguardano il cacio romano attribuito a Viterbo o il prosciutto di Amatrice ad Ariccia.

lazio eterna scopertaAltri errori riguardano le acque laziali: l’Acqua di Nepi, in provincia di Viterbo è finita a Rieti; l’Acqua di Rieti, secondo la mappa sgorga a Latina, mentre quella di Fiuggi si è “traslocata” a Nepi. L’Acqua di Fiuggi (Fiuggi) è collocata a Nepi (Viterbo). E ancora il vino dei Colli Lanuvini, in provincia di Roma finito ad Acquapendente, in provincia di Viterbo.

Dalla Provincia di Frosinone arrivano parole di fuoco. Il vicepresidente della Provincia di Frosinone Andrea Amata: “Si parla così tanto dell’importanza di promuovere le ricchezze enogastronomiche del territorio, di utilizzare tutte le occasioni utili per fare da vetrina ai nostri prodotti, soprattutto sfruttando l’occasione dell’Expo e poi si commettono errori clamorosi come quello in cui è incappata la Regione Lazio che ha dato alle stampe la brochure ‘Lazio eterna scoperta’, attualmente in distribuzione proprio alla kermesse milanese e infarcita di inesattezze e imprecisioni”.

“Come riportato sulla stampa in data odierna – argomenta Amata – è variegata la gamma di errori che caratterizza il materiale che ci dovrebbe rappresentare all’Expo e che dovrebbe fare da traino ad uno dei settori più in crescita del nostro comparto produttivo, ossia l’enogastronomia. Ma se le premesse sono queste, non sarà di molta utilità e si rivelerà in un utilizzo errato delle pubbliche risorse”.

“Anche per la provincia di Frosinone ci sono gravi inesattezze: dall’acqua di Fiuggi collocata a Nepi, al pane di Veroli attribuito a Formia. Non sembra dunque il migliore modo per promuovere il Lazio”.

“A meno che – conclude il vicepresidente della Provincia – il curatore, prima di realizzarlo, non abbia fatto un consumo assai sostanzioso di Cesanese o Cabernet, per esempio, apprezzandone la bontà. In questo caso solamente, un ottimo spot per la nostra terra e le sue ricchezze”.